Caso Pogba, deposizione choc: «Mi hanno puntato le pistole addosso, ero in pericolo»

Le dichiarazione del giocatore juventino alle forze dell'ordine francesi.

Caso Pogba, deposizione choc: «Mi hanno puntato le pistole addosso, ero in pericolo»
di Alberto Mauro
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Lunedì 19 Settembre 2022, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 10:42

Nuove rivelazione sconcertanti sul caso Pogba, minacciato da bande armate per un’estorsione milionaria. Emergono i dettagli riportati da Le Monde sull’episodio che ha convinto il centrocampista della Juventus a sporgere denuncia in Francia, mentre la seconda indagine è stata aperta dalla Procura di Torino.

Lo scorso 19 marzo Pogba venne condotto dagli amici di infanzia, Adama C. e i fratelli Roushdane e Machikour K., in un appartamento a Chanteloup-en-Brie. «Avevo paura - la deposizione di Paul alle forze dell’ordine francesi -. Mi hanno puntato le pistole addosso. E minacciato in malo modo, dissi loro che avrei pagato ma si misero a gridare di stare zitto e di guardare in basso. Uno dei due incappucciati parlò all'orecchio di Roushdane; quando se ne andarono, Roushdane mi disse che dovevo pagare: 13 milioni di euro, di cui 3 in contanti, per la protezione che quei due uomini gli avrebbero fornito per anni. Altrimenti saremmo stati tutti in pericolo».

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