FARI PUNTATI
La Champions nel destino, dalle due sollevate in rossonero alla finale persa 5 anni fa, nella sua ultima partita con la maglia bianconera addosso, alla prossima, chiesta a gran voce dai tifosi juventini fuori dal JMedical dopo le visite ieri in mattinata. Ma l’obiettivo primario, anche per la prossima stagione, sarà lo scudetto, il decimo consecutivo. Non sarà scontato, perché ci sono ancora molti aspetti ancora da definire e parecchie incertezze intorno alla Continassa, a partire dalle dinamiche interne del suo staff, con la new entry Igor Tudor vice allenatore e non l’inseparabile Roberto Baronio (collaboratore tecnico). I due “tutor” che lo assisteranno per le questioni formali fino a ottobre, quando discuterà la tesi per il patentino. Poi c’è la posizione di Fabio Paratici, non più così saldo come all’inizio della scorsa stagione. E’ stato il principale sponsor di Sarri, e su di lui ci sono diverse società in pressing, con la Roma in testa, che come noto è acaccia di un nuovo direttore sportivo: rimarrà fino a fine mercato ma non sono da escludere ribaltoni dopo il 5 ottobre. Poi c’è il mercato, con la Juve al lavoro per sfoltire e ringiovanire la rosa: ieri è andato in scena il primo faccia a faccia tra Pirlo, Khedira e Higuain, in trattativa per la buonuscita. Pirlo vuole almeno un centravanti, un terzino sinistro, un centrocampista (meglio se regista) e un difensore centrale (Romero?), visto che l’assetto tattico sarà variabile tra la linea difensiva a quattro e a tre.
LE RICHIESTE
Ma mai come quest’anno sarà complicatissimo accontentare le richieste dell’allenatore a causa degli effetti del Covid-19 che hanno di fatto cancellato gli effetti dell’aumento di capitale da 300 milioni, anche per questo la dirigenza potrebbe valutare sacrifici impopolari, compresi Dybala (ancora in vacanza per una settimana, seguito dal preparatore della Juventus per recuperare dal guaio fisico) e Ronaldo, tra i più attesi dai tifosi al raduno, l’unico incedibile è de Ligt.
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