Juventus, grandi obiettivi, ma poche certezze. Oggi la presentazione di Pirlo

Juventus, grandi obiettivi, ma poche certezze. Oggi la presentazione di Pirlo
di Alberto Mauro
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Martedì 25 Agosto 2020, 07:30
TORINO Il tempo dirà se la scelta di Andrea Pirlo è stata una scommessa, un azzardo o una felice intuizione di Andrea Agnelli, che sull’esonero di Sarri ha preso tempo, ma non ha avuto dubbi sul suo successore. La juventinità torna al centro del progetto, abbandonando progetti di gioco e di tattica poco compatibili con CR7 e con l’esigenza di vincere sempre e comunque, il profilo individuato l’esatto opposto di Maurizio Sarri: un neofita ma con un’esperienza smisurata in campo. Il Pirlo giocatore ha permesso al Pirlo allenatore di bypassare la gavetta con una corsia preferenziale dall’Under23 (nemmeno una panchina) alla prima squadra più ambita d’Italia. Ma è chiaro che una volta scemato l’entusiasmo e sotto pressione anche lui sarà giudicato sulla base dei risultati. Un “predestinato” con tutto da dimostrare, la nuova Juve di Pirlo è ripartita ieri con poche certezze e parecchie aspettative, il terzo allenatore degli ultimi 15 mesi - un’anomalia in casa Juve - oggi pomeriggio si ripresenterà, dopo la prima uscita pubblica da allenatore dell’Under23 lo scorso 31 luglio. 
FARI PUNTATI
La Champions nel destino, dalle due sollevate in rossonero alla finale persa 5 anni fa, nella sua ultima partita con la maglia bianconera addosso, alla prossima, chiesta a gran voce dai tifosi juventini fuori dal JMedical dopo le visite ieri in mattinata. Ma l’obiettivo primario, anche per la prossima stagione, sarà lo scudetto, il decimo consecutivo. Non sarà scontato, perché ci sono ancora molti aspetti ancora da definire e parecchie incertezze intorno alla Continassa, a partire dalle dinamiche interne del suo staff, con la new entry Igor Tudor vice allenatore e non l’inseparabile Roberto Baronio (collaboratore tecnico). I due “tutor” che lo assisteranno per le questioni formali fino a ottobre, quando discuterà la tesi per il patentino. Poi c’è la posizione di Fabio Paratici, non più così saldo come all’inizio della scorsa stagione. E’ stato il principale sponsor di Sarri, e su di lui ci sono diverse società in pressing, con la Roma in testa, che come noto è acaccia di un nuovo direttore sportivo: rimarrà fino a fine mercato ma non sono da escludere ribaltoni dopo il 5 ottobre. Poi c’è il mercato, con la Juve al lavoro per sfoltire e ringiovanire la rosa: ieri è andato in scena il primo faccia a faccia tra Pirlo, Khedira e Higuain, in trattativa per la buonuscita. Pirlo vuole almeno un centravanti, un terzino sinistro, un centrocampista (meglio se regista) e un difensore centrale (Romero?), visto che l’assetto tattico sarà variabile tra la linea difensiva a quattro e a tre. 
LE RICHIESTE
Ma mai come quest’anno sarà complicatissimo accontentare le richieste dell’allenatore a causa degli effetti del Covid-19 che hanno di fatto cancellato gli effetti dell’aumento di capitale da 300 milioni, anche per questo la dirigenza potrebbe valutare sacrifici impopolari, compresi Dybala (ancora in vacanza per una settimana, seguito dal preparatore della Juventus per recuperare dal guaio fisico) e Ronaldo, tra i più attesi dai tifosi al raduno, l’unico incedibile è de Ligt.
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