Juventus, 180 minuti col brivido Champions

Juventus, 180 minuti col brivido Champions
di Alberto Mauro
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Lunedì 17 Maggio 2021, 07:30

La Juve si gioca un’intera stagione, e una buona parte del suo futuro, negli ultimi 90 minuti della stagione contro il Bologna, ma una vittoria potrebbe non bastare, così come la Coppa Italia non basterà a compensare un’eventuale mancata qualificazione in Champions. Dalla suggestione Super League all’Europa League, in un ultimo mese carico di tensione e occasioni perdute. Senza l’Europa che conta i bianconeri rischiano un ribaltone tra campo e società, con poche certezze ad ogni livello e un progetto sportivo da rifondare, a partire dalla panchina. La finale di Coppa Italia contro l’Atalanta di Gasp - già sicura della qualificazione in Champions per il terzo anno consecutivo - non sposterà più di tanto gli equilibri nei giudizi di una stagione di molto al di sotto delle aspettative; l’eliminazione cocente agli ottavi contro il Porto e l’addio allo scudetto a febbraio hanno fatto scorrere indietro le lancette di una decina d’anni, all’ultima volta senza Champions (stagione 2010/2011) targata Delneri. Le spettro Europa League diventa sempre più concreto, perché Napoli e Milan in questo momento sono avanti (anche in caso di arrivo a pari punti) e quel piano B che Paratici nelle scorse settimane aveva respinto al mittente al momento sembra lo scenario più probabile. E potrebbe innescare effetti a catena difficili da prevedere oggi, con un dato incontrovertibile: quei mancati 50 milioni di euro garantiti all’ingresso in Champions che andrebbero a gravare ulteriormente un bilancio già in rosso, nelle prima semestrale, di 113 milioni. In attesa di capire se ci sarà un prossimo aumento di capitale da parte di Exor (un’eventuale conferma potrebbe arrivare il 27 maggio in occasione dell’assemblea degli azionisti) la Juve ha ancora 180 minuti per provare a rendere meno amara un’annata storta. Con le attenuanti del caso (infortuni e Covid-19) ma anche molte più difficoltà del previsto anche nella gestione ordinaria. Il futuro di Pirlo, confermato fino a fine stagione, è più in bilico che mai, Allegri e Zidane sono le prime scelte della dirigenza che dovrà correggere il tiro ridimensionando i suoi piani in caso di Europa League. Quindi occhio a Gasperini, Gattuso, Simone Inzaghi e lo stesso Mihajlovic, già vicino alla panchina bianconera in un paio di occasioni. La mancata qualificazione alla Champions rischia di dare vita a una vera e proprio tra campo e società, con Paratici sempre più vicino all’addio e Ronaldo in dubbio. Il portoghese è un capitolo a parte, perché dipenderà tutto dalla sua volontà e dalle offerte che riceverà: difficilmente riusciranno a pareggiare i 31 milioni di stipendio al suo ultimo anno in maglia Juve e anche per questioni di fiscalità gli converrebbe rimanere in Italia. 
DESTINI
Ma difficile che accetti di continuare senza Champions: Psg e Manchester United sono sempre alla finestra.

Anche Dybala è al passo d’addio, clamorosamente fuori dalla lista dei convocati per le gare di qualificazione a Qatar 2022 con l’Argentina, e senza aver trovato l’accordo per il rinnovo. Ma attenzione anche a un altro pezzo pregiato come de Ligt, che potrebbe essere sacrificato per questioni di bilancio. Intanto le Juventus Women salutano Rita Guarino, Joe Montemurro dall’Arsenal è pronto a ereditare la sua panchina.

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