Juventus, il 22 maggio la nuova sentenza della Corte d'Appello (e la nuova penalizzazione). Fronte penale, deciderà la Cassazione sulla competenza territoriale

Potrà confermare o più probabilmente rivedere i 15 punti di penalizzazione in classifica al ribasso, la sanzione potrebbe confermare l’originale richiesta del procuratore federale Giuseppe Chiné di -9 punti

Juventus, il 22 maggio la nuova sentenza della Corte d'Appello (e la nuova penalizzazione). Fronte penale, deciderà la Cassazione sulla competenza territoriale
di Alberto Mauro
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 12:33

Non c’è solo la semifinale di Europa League contro il Siviglia. L’altra partita della Juventus si sta giocando fuori dal campo nelle aule di tribunale. A pochi giorni dalla pubblicazione delle motivazioni del Collegio di garanzia dello Sport, la Corte federale d’Appello (in altra composizione rispetto all’ultima volta) ha fissato per lunedì 22 maggio l'udienza per la nuova sentenza. Che potrà confermare o più probabilmente rivedere i 15 punti di penalizzazione in classifica al ribasso, la sanzione potrebbe confermare l’originale richiesta del procuratore federale Giuseppe Chiné di -9 punti, Champions a forte rischio per la società bianconera. 

Intanto sul fronte penale il Gup Marco Picco al termine dell’udienza di oggi ha deciso di interpellare la Suprema Corte che si esprimerà sul tema della competenza territoriale sollevata dalle difese.

La Juventus ha chiesto lo spostamento del processo penale dell’inchiesta Prisma a Milano o Roma, sarà dunque la Cassazione a decidere se confermarlo a Torino o in altra sede, decisione attesa tra circa 3 settimane. Il giudice ha fissato la data della ripresa dell’udienza preliminare per il prossimo 26 ottobre. «Avevamo chiesto che il processo rimanesse a Torino, ma il giudice ha deciso in conformità alla legge. Siamo fiduciosi di continuare qui - le parole del procuratore aggiunto di Torino, Marco Gianoglio -. Abbiamo esposto le nostre ragioni e la difesa le sue, ora aspettiamo l’esito della decisione della Cassazione». Il Gup ha ammesso come parti civili Codacons, Consob, e movimenti consumatori.

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