Allegri cambia la Juventus: Dybala verso la panchina

Allegri cambia la Juventus: Dybala verso la panchina
di Alberto Mauro
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Sabato 14 Ottobre 2017, 08:30
Ottava giornata da ottovolante, con le prime sei della classifica di fronte. Primo test di alto livello in campionato per una Juventus che sogna il contro sorpasso al Napoli ma rischia l’aggancio a 19 punti in caso di sconfitta, vuole vendicare a tutti i costi la batosta in Supercoppa e allungare la striscia di 41 risultati utili consecutivi in A allo Stadium, con Mandzukic recuperato e Dybala in dubbio. Le pretendenti per lo scudetto aumentano, calano gli stimoli dopo 6 tricolori consecutivi, l’unico modo per confermarsi è alzare l’asticella eliminando i cali di tensione visti a Bergamo contro l’Atalanta; la tenuta mentale è il primo pericolo, Allegri lo sa.

LA SOLITUDINE
«Abbiamo tutte le avversarie contro, ognuna si augura che la Juve cada. Ecco perché dobbiamo essere più duri e più tosti dell’anno scorso, le altre squadre sono ancora più determinate». Un salto in avanti deciso l’ha fatto sicuramente la Lazio, rilanciata dalla cura Inzaghi e possibile sorpresa della stagione. «Lazio da scudetto? Può capitare che una outsider possa vincerlo. In questo momento ci sono sei squadre in corsa, domani si affrontano tutte tra di loro, non possiamo concedere campo o ripartenze alla Lazio, una squadra letale in campo aperto - è l’analisi di Max - Sono ben organizzati e ben allenati, sanno chiudere gli spazi e ti giocano addosso. Se smettiamo di giocare, come abbiamo fatto contro il Sassuolo, alla fine paghiamo. Su questo dobbiamo lavorare, non possiamo trovarci in balia degli eventi, altrimenti rischiamo di buttare via punti pesanti».

L’EREDE
Dall’altra parte c’è Inzaghi, uno che impara in fretta e piace molto alla Juventus, al momento sarebbe la prima scelta della dirigenza bianconera per un eventuale dopo Allegri. «Come vedrei Inzaghi alla Juve? Non lo so, ora ci sono io, è uno degli allenatori giovani più bravi in Italia e lo sta dimostrando. Non era facile prendere una squadra in corsa e fare il salto che ha fatto lui. Ha qualità tattiche, ma soprattutto gestionali, è uno dei più bravi e avrà una carriera importante».

L’AZZURRO PUÒ ATTENDERE
Per la Nazionale Allegri non ha fretta. «Più avanti vedremo. In questo momento credo si debba stare vicini all’Italia, c’è uno spareggio importante e dobbiamo andare al Mondiale». Higuain scalpita: «E’ motivato per fare una grande stagione, vuole andare al Mondiale ma deve fare prima una grande stagione qui. È in crescita, sarà il suo mese», la mossa a sorpresa potrebbe essere il 4-3-3 con Dybala in panchina: davanti Douglas Costa, Higuain e Mandzukic a centrocampo Khedira, Bentancur e Matuidi. Qualche dubbio anche in difesa con ballottaggio Barzagli-Rugani accanto a Chiellini, sugli esterni Lichtsteiner e Alex Sandro (o Asamoah). Alternativa 4-2-3-1, fuori Bentancur, dentro Bernardeschi sulla trequarti.
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