L’Inter si rilancia all’inseguimento di Milan e Napoli con una vittoria pesantissima all’Allianz, di corto muso, con una scia di polemiche, nervosismo e rimpianti. Perché è la Juve a dominare e costruire, ma l’Inter a punire senza pietà alla prima vera occasione, difendendo il vantaggio con le unghie e con i denti. Primo tempo al cardiopalmo con traverse, rigori ripetuti, botte, cartellini e recuperi XL (quasi 10 minuti). La posta in palio è altissima e in campo nessuno tira indietro il piede, Lautaro si fa ammonire dopo 2 minuti aprendo una ferita sul volto di Locatelli, costretto ad abbandonare il terreno di gioco al minuto 34 per un problema muscolare. Ma è solo l’antipasto. La Juve fa la partita e spinge forte sulle ali del 4-2-3-1 a trazione anteriore, ma è Chiellini a sfiorare il vantaggio dopo un campanile in area piccola sul quale - inspiegabilmente - non interviene Handanovic, e il pallone sfiora la traversa.
I bianconeri fiutano l’impaccio del portiere nerazzurro e prima Dybala poi Cuadrado provano a saggiarne i riflessi, a centrocampo comandano i bianconeri con un Rabiot ritrovato mentre i duelli si sprecano: 6 cartellini gialli dopo i primi 45 minuti.
Juventus-Inter, le formazioni
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Locatelli, Rabiot; Cuadrado, Dybala, Morata; Vlahovic. Allenatore: Allegri.
INTER (3-5-2): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Vidal, Perisic; Dzeko, Lautaro. Allenatore: Inzaghi.