La semifinale di andata di Coppa Italia si infiamma nel finale, con gol ed espulsioni sul risultato di 1-1. Cuadrado illude la Juve, Lukaku la riacciuffa a tempo scaduto su rigore, ma poi i nervi saltano un po’ a tutti e nel parapiglia generale si distinguono proprio il belga, Handanovic e Cuadrado: tutti e tre espulsi, non ci saranno nella gara di ritorno al Meazza. Il pareggio è una boccata d’ossigeno per Inzaghi, mentre la Juve interrompe la striscia di 5 vittorie consecutive.
Ottanta minuti di partita a scacchi, prudenti e senza guizzi, rovesciati da un finale folle, in cui i nerazzurri trovano una reazione istintiva e si ricompattano dopo le 3 sconfitte consecutive in campionato.
Nella ripresa la Juve cala e pasticcia, i nerazzurri prendono coraggio . Mkhitaryan sfiora il vantaggio con diagonale da brividi. Inzaghi ci prova con Lukaku, Allegri con Chiesa e Milik, il polacco ha l’occasione per decidere la gara, ma sfiora appena un missile di Cuadrado e non riesce a indirizzare in porta. Il colombiano fa centro nel finale, approfittando di una deviazione di testa di Bastoni su cross di Rabiot: il suo destro fulmina Handanovic. Poi Bremer la combina grossa intercettando col braccio in area un colpo di testa di Dumfries. Rigore trasformato da Lukaku, poi scoppia la bagarre: la panchina dell’Inter si riversa in campo per festeggiare, finisce tra nervosismo ed espulsioni, e rimane tutto aperto in vista della semifinale di ritorno a Milano