Juventus, Allegri: «Vlahovic è una certezza. Rabiot? Deve dare di più»

Juventus, Allegri: «Vlahovic è una certezza. Rabiot? Deve dare di più»
di Alberto Mauro
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Venerdì 5 Novembre 2021, 12:17

Pazienza con i giovani e nessuna attenuante nei confronti di chi invece ha una discreta esperienza ma non è entrato nei meccanismi bianconeri, come Rabiot: «Adrien Deve fare molto di più». Contro la Fiorentina ancora assenti Kean e De Sciglio, mentre il nemico pubblico è Dusan Vlahovic, il primo obiettivo della Juventus in attacco. «Fino a che non li alleni è difficile dar un giudizio su un giocatore - spiega Allegri -, ma il serbo è bravo, lo dimostrano i numeri. Noi abbiamo ottimi difensori, sono tranquillo».

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Allegri presenta così l'anticipo di sabato: «Le partite in campionato sono tutte da bollino rosso per noi.

Finché non troviamo una continuità a livello mentale, sono tutte così. I fatti dicono questo. Le partite nostre in campionato fin qui son state sempre aperte fino all’ ultimo minuto, e questa è una cosa su cui dobbiamo lavorare. Quando andiamo in vantaggio stacchiamo la spina. In quel momento lì diventiamo vulnerabili»

A proposito della critiche, il tecnico risponde: «Le critiche fanno parte del gioco, soprattutto per un allenatore che non stava facendo risultati. È uno stimolo e un divertimento per me. Ogni tanto diamo qualcosa per scontato, e questo non deve accadere»

Dybala ritrovato. Allegri si gode il ritorno della Joya: «E’ un giocatore importante, tecnico. L’ho trovato maturato, voglioso. Si allena nel modo giusto quest’anno, perché noi giochiamo come ci alleniamo e lui sta lavorando bene». Il passaggio su Soule': «E’ bravo ma lasciamolo tranquillo. Altrimenti dopo 3 partite giocate diventa da Pallone d’Oro. I giocatori maturano a 25 26 anni, ma servono molte partite per arrivare li. Deve fare il suo percorso che dalla Lega Pro passa dalla B e poi alla A. Poi si valuta se uno è da Juve o può giocare in A. E’ il percorso che stanno facendo Ranocchio e Fagioli. Sbagliano i giovani a voler giocare subito in A. Ecco perché molti si perdono per strada». Infine sul ritiro Allegri conclude: «I giorni in cui siamo stati insieme sono quelli che ci sono mancati quest’estate nel precampionato. Si chiacchiera, si ha tempo di lavorare, anche non in modo pesante. Ci son serviti per questo»

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