De Ligt: «Qua anche per Sarri, lo Stadium mi ha impressionato»

De Ligt: «Qua anche per Sarri, lo Stadium mi ha impressionato»
di Alberto Mauro
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Venerdì 19 Luglio 2019, 12:13
Sala stampa dello Stadium esaurita, anche perché Matthijs de Ligt si presenta con 8 componenti famigliari, la fidanzata e l’agente Mino Raiola seduto accanto ai dirigenti bianconeri Paratici e Nedved in prima fila. Lui è la tranquillità fatta persona, idee chiare e personalità da vendere rare per un 19enne, ma evidentemente se ha raggiunto livelli così alti a questa età c’è un motivo. “Sono molto giovane ma ho molta esperienza per avere 19 anni la Juve è un passo ulteriore per fare esperienza e imparare da questi grandi campioni. E’ un grande passo, il primo fuori dal mio Paese. All’inizio dovrò abituarmi, ma sono molto onorato da come mi hanno accolti i tifosi, spero di ripagarli. La mia è stata una decisione ponderata, sapevo che avrei aspettato la fine vacanze per decidere ma sapevo che avrei scelto la Juve. Le parole di Ronaldo dopo la finale di Nations League? Avevo confermato a Raiola che avrei deciso dopo le vacanze, ero abbastanza sicuro che la Juve sarebbe stata la mia prossima squadra, molto contento dell’interessamento di Ronaldo ma non ha fatto differenza: avevo già preso mia decisione.
Sono molto sereno, ho parlato brevemente con Sarri, giusto per conoscerci. E’ uno dei motivi per cui ho scelto la Juve: ho sentito cose belle di lui, la sua filosofia e attenzione alla linea difensiva sono una motivazione in più. Da piccolo adoravo Cannavaro, so che la maglia numero 4 della Juventus ha una grande tradizione, era di Montero e non solo, in questa stagione giochiamo tre competizioni, vogliamo vincere tutto”. Nessuna pressione, il ragazzo ha già le spalle larghe. “La pressione è una componente normale nel calcio. I campioni devono abituarsi alla pressione, io non ci penso penso, non mi crea problemi. L’Italia è la patria della difesa, i difensori italiani sono i migliori al mondo, la Juve mi ha dimostrato che mi voleva fortemente, sono orgoglioso di arrivare a Torino. Alla fine la differenza l’ha fatto il feeling. Ronaldo? Un grande goleador, ma nessuno degli attaccanti qui è facile da fermare, per me sarà una bella sfida. In Olanda si difende alti e si inizia a impostare da dietro, in Italia più a zona, io sono giovane, posso migliorare molto, lavoro sodo e spero di diventare un giocatore migliore”.
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