IN PANCHINA
Cristiano c’è e qualcosa è destinato a cambiare a livello di gerarchie offensive, con Dybala destinato alla panchina, in favore di Higuain lanciatissimo dopo la doppietta di Bergamo. «Quando in squadra hai grandi giocatori l’alternanza ci sta e va accettata - spiega il Pipita -, giocare con Dybala o Ronaldo per me non fa differenza: mi adatto. Cristiano è un vincente, non voglio rubare il trono a nessuno, sono contento di averlo ritrovato qui a Torino». La stima è reciproca, per questione di caratteristiche Higuain è la spalle ideale per Ronaldo ed è anche per questo motivo che Sarri sta pensando di puntare su loro due, per il tridente pesante è ancora presto. «Ronaldo, Higuain e Dybala in campo contemporaneamente è difficile. Il mio rapporto con Ronaldo? E’ buono, se si arrabbia per una sostituzione la penso come Simeone: fa parte del gioco ed è una cosa positiva, vuol dire che ha ancora motivazioni. Si è allenato con i compagni ed è in crescita». La Juve guida il Gruppo D con tre punti di vantaggio proprio sull’Atletico, ma vietato fare calcoli. «Se pensi a pareggiare sei morto. Prima ero un talebano, volevo giocare sempre il mio calcio - prosegue Sarri -, ora mi adatto di più alle caratteristiche dei miei giocatori».
L’ATALANTA
Scottata dal ribaltone finale contro la Juve, l’Atalanta stasera si gioca il tutto per tutto contro la Dinamo Zagabria. «Abbiamo un solo risultato per continuare a sperare – il messaggio di Gasperini -, ma possiamo raddrizzarla. Dobbiamo riscattare la figuraccia dell’andata, Zapata è out, non è ancora pronto, Pasalic ormai è una certezza».
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