Juventus, il problema è la sostenibilità economica dell'attacco

Juventus, il problema è la sostenibilità economica dell'attacco
di Alberto Mauro
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Giovedì 2 Aprile 2020, 23:15
TORINO Oltre all’emergenza sanitaria che la vede coinvolta in prima persona, con tre giocatori risultati positivi al Covid-19 (Rugani, Matuidi e Dybala), la Juventus molto probabilmente in estate dovrà in parte rivedere i suoi piani per il futuro. La società si è portata avanti con il taglio degli stipendi di allenatore e prima squadra - mossa strategica di importanza vitale per il bilancio in chiusura a giugno – ma è chiaro che 2,5 delle 4 mensilità risparmiate da qui a giugno andranno ad impattare sulla prossima stagione, con la speranza che l’attuale emergenza sanitaria non intacchi anche l’anno che verrà. I 31 milioni netti (54 lordi) di Cristiano Ronaldo, re del monte ingaggi di Serie A, diventeranno 37,5 e così via a scendere fino a Pinsoglio, ed è proprio l’attacco il reparto in cui c’è più incertezza in vista della prossima stagione soprattutto per via di stipendi alle stelle (tre dei quattro top ingaggi juventini sono Ronaldo, Dybala e Higuain). La sostenibilità di CR7 sarà messa a dura prova dai postumi dell’emergenza coronavirus e allo studio ci sono tre diverse soluzioni per la Juventus che proverà a garantirgli i 37,5 milioni dovuti, ma valuta alternative, come la possibilità di rinnovargli di un anno il contratto per spalmare l’ingaggio su tre stagioni invece di due, mentre la cessione al momento è l’ipotesi più remota, anche per mancanza di squadre in grado di garantire quell’ingaggio. Dopo essere stato ad un passo dall’addio in estate, la nuova certezza bianconera è Paulo Dybala, dopo mesi di trattative ad un passo dal rinnovo del contratto in scadenza nel 2022. Visto il momento di crisi rimane da capire se la Juve confermerà le cifre discusse in fase preliminare (10 milioni di euro a stagione) fino al 2024, ma il rinnovo non è in dubbio.

Decisamente più incertezze sul futuro di Douglas Costa e Higuain. Il brasiliano è un pupillo di Sarri, che stravede per lui, ma anche quest’anno ha dovuto fare i conti con continui infortuni. Decisamente troppi considerando che è all’8° posto nella classifica degli stipendi bianconeri. Nonostante l’apprezzamento di Sarri, DC11 è sul mercato e la società bianconera è pronta a prendere in considerazione offerte: per il brasiliano arrivano segnali dal Bayern, da Manchester e Parigi. Discorso diverso per il Pipita, determinante a inizio stagione e sparito nell’ultima parte, prima dello stop forzato. L’argentino ha puntato i piedi in estate, ma a 32 anni per la Juventus il suo ingaggio di 7,5 milioni è diventato un problema, anche in chiave mercato: difficile trovare una squadra in grado di garantirgli quelle cifre, in estate Gonzalo potrebbe prendere in considerazione un ridimensionamento per rimanere o anche per un eventuale addio, mentre a proposito di centravanti argentini la Juve non ha mai smesso di seguire Mauro Icardi.
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