Sui possibili acquisti Marotta ha glissato: «Gotze? E’ un giocatore del Bayern, non abbiamo avviato una trattativa completa. Abbiamo fatto un sondaggio. I rapporti con i tedeschi sono buoni. Valuteremo delle opportunità con oculatezza e convinzione. Ricerchiamo due pedine. Ma la Juve è un squadra competitiva, che ha conservato lo zoccolo duro. Abbiamo speso una cifra notevole, circa 100 milioni. Non si vince solo con i soldi, ma attraverso un modello vincente, creando anche quel senso di appartenenza fondamentale per aprire un ciclo».
Poi ha preso la parola Allegri: «Sono stato contento che Pirlo sia passato a salutarci. E’ andato via un campione, un giocatore che ha fatto cose straordinarie alla Juve e alla nazionale. Il calcio italiano perde un giocatore difficilmente sostituibile, Andrea ha fatto una scelta di vita, non è più un bambino». Sulla lotta scudetto. «L’Inter e il Milan si sono rinforzate, le troveremo a lottare per il campionato, come la Roma. Il Napoli sta cambiando. Sarà un campionato molto più equilibrato, spero di no, ma credo che sarà così».
Parole dolci per Khedira: «Si è presentato in buone condizioni, ha un entusiasmo elevato, è un acquisto importante, carismatico, è un acquisto pesante, lo sta dimostrando già da questi primi allenamenti. Tutti hanno capito l’importanza della stagione, fra 18 giorni c’è una supercoppa da vincere, siamo i favoriti, la squadra da battere perché siamo ancora forti. Non ci sarà solo la Roma, ma anche le milanesi, loro quando lottano per il campionato sono fastidiose».
Allegri è incontentabile: «L’idea è quella di continuare a primeggiare in Italia e crescere in Europa. La finale di Champions non deve essere un’eccezione. Entrare stabilmente nelle prime 8 deve diventare la regola. C’è da migliorare: bisogna mettersi in discussione. Ripartiamo dal punto zero. L’esperienza non si compra. La priorità è prendere un giocatore offensivo. Negli ultimi 4 anni sono state fatte cose importanti, attraverso prestazioni, gioco e risultati. Quello fatto fino al 6 giugno fa parte della storia. Guardiamo avanti. Abbiamo obiettivi importanti, difficili. La Juve sta cambiando pelle. Stiamo inserendo tanti giovani, a fine mercato avremo 10 ragazzi nati dal 91 al 96, una scelta giusta ponderata per vincere in futuro».