Juve e Napoli, calcio d'inizio: il campionato comincia con la sfida a distanza per lo scudetto

Juve e Napoli, calcio d'inizio: il campionato comincia con la sfida a distanza per lo scudetto
di Alessandro Angeloni
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Sabato 24 Agosto 2019, 07:30
 Si apre con le migliori, tre mesi dopo: Juventus (a Parma), ore 18 e Napoli (a Firenze, ore 20,45). La sensazione che possano partire per lo stesso obiettivo, stavolta, è di tutti. Come se le distanze si fossero annullate, come se i bianconeri fossero finiti di diritto in un anno di transizione. Non è più corsa solitaria, insomma. Almeno nelle teorie estive. Perché la squadra bianconera è molto diversa, nuova, tutta da studiare e da verificare: nuovo allenatore, nuova struttura, nuova difesa, centrocampo diverso. E poi ci sono alcuni dubbi da risolvere, che fanno della Juventus sì la favorita, ma con qualche legittima riserva. A partire dall’allenatore, Sarri, che tanto per cominciare non sarà presente alla prima e alla seconda (contro il Napoli sabato prossimo) per colpa della polmonite, poi c’è una difesa tutta da rodare, con de Ligt nuova stellina che dovrà vedersela con i senatori Chiellini e Bonucci (che a quanto pare partiranno titolari oggi al Tardini). Poi ci sono le questioni Dybala e Higuain, non si sa che ruolo avranno e se lo avranno. Nedved sostiene che da qui alla fine del mercato (estenuante) qualcos’altro succederà e staremo a vedere cosa. Questa incertezza sul futuro di alcuni crea qualche disturbo, ad ammetterlo è lo stesso vice presidente dei bianconeri. «Le trattative non sono chiuse, il mercato sarebbe meglio farlo prima dell’inizio della stagione, soprattutto per la serenità dei calciatori». Tra l’altro, mica male, il Parma, prima avversaria della Juventus, specie in attacco con Gervinho e Inglese. Si gioca al Tardini, la falsa partenza per Ronaldo e compagni è dietro l’angolo.
CONCORRENTE
Non certo avversario semplice, la entusiasta Fiorentina di Ribery, per il Napoli di Ancelotti, che al mercato di De Laurentiis ha dato un voto altissimo. «E’ da 10: ci prendiamo la responsabilità di dire che dobbiamo e vogliamo lottare per vincere il campionato. La squadra è più forte dello scorso anno con al termine di un mercato oneroso ma ben fatto, quindi vogliamo fare più punti, essere più continui». Una specie di dichiarazione di guerra al campionato nato morto per otto anni di seguito e, ovviamente alla Juventus, da parte di Carletto Ancelotti. Che oggi a Firenze deve fare a meno di uno dei nuovi arrivati, Lozano, di Milik che non sta bene. Manolas e Di Lorenzo, le uniche due novità del momento. Certo, al Napoli manca Icardi, ma quello sarà un pensiero di fine mercato. Più stressata l’Inter da questa situazione. La squadra di Conte farà il suo esordio lunedì, contro il Lecce. Di sicuro la forza della squadra di Carletto è proprio Carletto. Che al secondo anno potrà consolidare la sua leadership nel gruppo. La sua esperienza potrà e dovrà fare la differenza. Le sue parole, il suo non nascondersi, hanno esaltato l’intera piazza che sogna il titolo da più di trent’anni. E per Napoli, battere la Juve del traditore Sarri, avrà quel non so che di gustoso. 
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