Juve, il maestro d'orchestra Pirlo ancora non funziona

Juve, il maestro d'orchestra Pirlo ancora non funziona
di Alberto Mauro
3 Minuti di Lettura
Lunedì 19 Ottobre 2020, 07:30

Più che la bacchetta da direttore d’orchestra, in questo momento ad Andrea Pirlo servono mattoni e cemento, perché la Juve è ancora un cantiere, e parecchio lontana da quella che ha in mente lui. C’è un’idea e ci sono i giocatori per svilupparla, ora è questione di trovare il giusto equilibrio sul campo, ma al più presto perché il Milan è già in fuga e la Champions incalza: domani i bianconeri debuttano a Kiev contro la Dinamo. Senza Ronaldo, e con Dybala scottato e scontento dalla convocazione senza minuti di Crotone. Fino ad ora la Juve ha brillato solo contro la Samp, mentre contro Roma e Crotone non ha convinto, racimolando solo due punti ma rischiando grosso. Tanti esperimenti e poche certezze, per una squadra rivoluzionata e ringiovanita dagli addii e dal mercato estivo, a caccia di riferimenti e della giusta sintonia in campo, mentre Pirlo si ritrova a gestire il primo momento di difficoltà della sua carriera da allenatore, probabilmente prima del previsto.
DUBBI
Le (poche) critiche in campo da giocatore gli scivolavano addosso e venivano diluite dagli altri 10 compagni, oggi è diverso, è il punto di riferimento del progetto e primo responsabile, nonostante gli appena 270 minuti di esperienza in panchina. Servirà ancora tempo per vedere la sua Juve, ma intanto qualche dubbio si insinua tra i tifosi juventini, mentre si scatenano critiche e accuse sul web, da parte di quelli avversari. È chiaro che in questo momento la sua squadra non viaggi ancora a regime, ma nulla di irreparabile, anche se hanno stupito alcune scelte fin troppo coraggiose. Come quella di lanciare i baby Frabotta e Portanova. La nuova politica aziendale è chiara, puntare sui giovani è una priorità, ma al momento giusto; ora servono soprattutto equilibrio e certezze. Quelle tattiche ancora non si sono viste, e ne risente un gioco poco fluido, mentre Kulusevski e Chiesa non hanno ancora una collocazione definita, per non parlare di Bernardeschi e Dybala. La Juve ha addirittura giocato meglio in 10 contro 11 sia a Roma sia a Crotone, con un 4-4-1 basico e solido.
PUNTI DI RIFERIMENTO
L’unico titolare in questo momento è Cristiano Ronaldo, senza di lui mancano i punti di riferimento per una squadra in cerca di feeling a centrocampo tra Arthur, Bentancur e Rabiot, aspettando il ritorno di McKennie.

Pesano anche le assenza di Ramsey e de Ligt, che riducono i margini di scelta di Pirlo, ma la sensazione - anche a Crotone - è che la Juve abbia un grande potenziale ma Pirlo non sia ancora riuscito a trovare il modo giusto per sfruttare a pieno. Un po’ come Dybala: convocato per mettere nelle gambe benzina a Crotone in vista della Champions, ma rimasto in panchina fino al triplice fischio. Pirlo ha provato a disinnescare il caso giustificando il mancato ingresso in campo a causa dell’uomo in meno (è entrato Bernardeschi), ma Paulo ha sfogato la sua delusione nel tunnel degli spogliatoi dello Scida, direttamente a Paratici, rincarando la dose in tarda serata sui social, con like (poi cancellati) a tweet in suo sostegno, contro la scelta di Pirlo di escluderlo, chissà se a Kiev toccherà finalmente a lui. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA