Juve, contro il Sassuolo prima delle sei tappe tricolori

Juve, contro il Sassuolo prima delle sei tappe tricolori
di Alberto Mauro
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Mercoledì 15 Luglio 2020, 07:30
A undici punti dal traguardo (matematico) Maurizio Sarri aggiorna il suo orizzonte. Con lo scudetto quasi in pugno è pronto al rilancio in Champions, una competizione stravolta nelle tempistiche e nel formato, e forse un po’ più alla portata della Juve del previsto, non solo per questioni geografiche (Lisbona, casa Ronaldo).

Ad agosto, a partire dall’ottavo di ritorno contro il Lione, si peseranno attentamente le ambizioni di una Juve in testa alla classifica di A ma non a pieno regime, c’è ancora tutto il tempo per mettere a punto e alzare i giri del motore, ma in Europa i passi falsi stile Milan, Lazio e lo stesso Lione rischiano di costare caro. La priorità in questo momento è lo scudetto, primo trofeo italiano della onoratissima carriera professionistica di Maurizio Sarri, pronto a incidere il suo nome dopo quello di Conte ed Allegri nell’albo doro juventino.

Ma probabilmente per capire se il Comandante sarà in grado di aprire un ciclo come i suoi predecessori occorrerà attendere almeno il verdetto delle fasi finali di Champions: se la scorsa estate la dirigenza bianconera ha deciso di fare il grande salto, da Allegri a Sarri, le motivazioni sono anche in ottica europea. Intanto ci si può tranquillamente “consolare” con uno scudetto a cui molti sono quasi abituati. «Dobbiamo fare pochi calcoli - spiega Sarri - ci mancano 11 punti in 6 gare per lo scudetto. Vincere non è scontato, c’è ancora da soffrire e combattere, non penso che qualcuno possa essere così superficiale da pensare che sia scontato: nello sport nessuno regala nulla».

Nemmeno Sarri regala complimenti a vanvera, e quelli a De Zerbi sono un chiaro attestato di stima. «Il Sassuolo è sulle orme dell’Atalanta, a tratti dovremo anche soffrire. De Zerbi? ha dato un’impronta alla squadra, con idee, è uno dei più interessanti tra i giovani allenatori». Bonucci riposa, al suo posto Rugani, a centrocampo torna Pjanic, in attacco Ronaldo non si tocca, mentre Bernardeschi è in ballottaggio con Douglas Costa. De Zerbi senza Defrel, Obiang e Romagna punta sugli stimoli. «Stiamo bene, contro la Juve vogliono giocare tutti e ci arriviamo nel modo giusto».
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