MINE VAGANTI
Per centrare l’obiettivo la Nazionale deve essere fra le sei migliori vincitrici di girone. Oggi gli azzurri hanno 21 punti ai quali, però, vanno tolti quelli conquistati con l’ultima in classifica (al momento il Liechtenstein a quota 2). Lo scarto si rende necessario perché il Gruppo J è a sei squadre e va perequato con quelli che ne hanno 5. A quota 18, dunque, l’Italia è seconda solo al Belgio (18 punti al netto dei 6 conquistati contro San Marino) e, al momento, sarebbe la nazionale dei Diavoli Rossi l’unico spauracchio certamente evitato. Nell’urna, infatti, rischiano di aggirarsi pesci grossi del calibro di Francia e Croazia (vale a dire campioni del mondo e vice campioni del mondo in carica), più il Portogallo detentore del trofeo. Griezmann, Modric e Cristiano Ronaldo, infatti, a oggi rischiano di restare fuori dalle magnifiche sei, mentre già lo sono dal tabellone delle sedi. La formula di questo torneo itinerante, infatti, prevede partite in 12 città di altrettanti Paesi europei e le nazionali con una sede designata giocheranno le loro gare lì. Quindi: nel Gruppo A (Roma e Baku) Italia (Azerbaigian già eliminato); Gruppo B (San Pietroburgo e Copenaghen) Russia e Danimarca; Gruppo C (Amsterdam e Bucarest) Olanda e Romania; Gruppo D (Londra e Glasgow) Inghilterra (per la Scozia c’è la speranza play off di marzo); Gruppo E (Bilbao e Dublino) Spagna e Irlanda; Gruppo F (Monaco e Budapest) Germania e Ungheria. Il regolamento dice che “ogni nazione ospitante qualificata giocherà almeno due partite in casa”, ma vista l’eliminazione degli azeri l’Italia giocherà all’Olimpico anche mercoledì 17 e domenica 21 giugno, con la speranza di tornarci il 4 luglio giorno designato per il quarto di finale “italiano”.
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