Cristiana Girelli, l’attaccante che voleva giocare solo contro i maschi

Cristiana Girelli, l’attaccante che voleva giocare solo contro i maschi
di Emiliano Bernardini
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Sabato 15 Giugno 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 16:08
Tra le pagine chiare e quelle scure del diario che Cristiana Girelli porta sempre con sé ce n’è una, quella scritta ieri, che da sola vale una vita. Emozioni e pensieri. Una notte praticamente insonne. Difficile dormire quando giochi il Mondiale e segni una tripletta che di fatto ti porta agli ottavi di finale. E pensare che c’è stato un momento nella sua carriera in cui di giocare con le ragazze non aveva nessuna intenzione. Fino a 14 anni, come da regolamento, ha giocato con i maschi. E a lei piaceva così. Una passione quella per il calcio ereditata dal papà, farmacista e presidente di una squadra di calcio. «Devi andare a giocare, l’allenatore ha detto che c’è bisogno di te» gli disse la mamma dopo una lezione di catechismo. È forte e non sono solo i suoi compagni di squadra a notarlo ma anche quelli del Bardolino Verona. La vogliono in squadra ma lei è ferma nella sua scelta: «io a giocare con le femmine non ci vengo». Sono i suoi genitori a convincerla. E così lega la sua storia a Verona dove è rimasta dal 2005 al 2013, collezionando 148 presenze in Serie A, segnando 67 gol, vincendo 4 scudetti, 3 Supercoppe italiane e 3 Coppe Italia. Niente male eh? Subito dopo passa al Brescia dove segna a raffica: 119 presenze, 99 gol, due scudetti, due Coppe Italia e quattro Supercoppe. Infine nel 2018 l’approdo alla Juventus. La squadra per cui tifa. Maglia numero 10 come Alex Del Piero. Stesso numero anche su quella azzurra ma in questo caso lei lo collega a Roberto Baggio. E proprio con l’Italia è colei che ha segnato più gol in maglia azzurra, 32, compresi i 7 nel percorso di qualificazione che ci ha portato ai Mondiali. 

LA DEDICA A CECILIA
Tanto abituata a segnare che ha personalizzato anche l’esultanza: con una mano disegna una C e con l’altra fa roteare l’indice. Non avete colto? La C sta per Cristiana e il resto per Girelli. Unghie laccate di rosso e una tricolore che ormai è diventato un vero e proprio porta fortuna. Un urlo liberatorio e una corsa che ricorda tanto Tardelli. E chissà cosa avranno pensato quei cretini che nel novembre 2018, durante la partita Juventus-Fiorentina, l’hanno riempita di insulti. Ma come ama ripetere sempre lei «Dopo la tempesta c’è sempre il sole. Tu sei il mio sole». Una frase dedicata alla nipotina Chicca sempre presente in questo ritiro delle azzurre. «È un sogno, è bello... Bello. C’è ancora tanto da fare, ma è stata una vittoria importante» sottolinea. Poi dedica il passaggio del turno all’amica e compagna alla Juve, cecilia Salvai, rimasta in Italia per la rottura del crociato. Ma poco importa perché che siano presenti in Francia o no l’Italia femminile è una squadra. Vera. 
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