Italia, Mancini sceglie Belotti: «Ma ci sarà spazio anche per Immobile»

Italia, Mancini sceglie Belotti: «Ma ci sarà spazio anche per Immobile»
di Mario Tenerani
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Giovedì 3 Settembre 2020, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 18:10

Ci siamo: a poche ore dal ritorno in campo degli azzurri, sono trascorsi 291 giorni dall’ultima gara con l’Armenia a Palermo (9-1), Mancini ha parlato nella sala stampa del Franchi, sereno e pronto a spiegare perché Belotti sarà titolare al posto di Immobile: “In queste due gare giocheranno quasi tutti anche perché molti hanno pochissima preparazione nelle gambe. E comunque prepariamoci a tanta alternanza nell’annata perché i calciatori saranno sempre in campo e ci sarà un grande dispendio di energie. Il gruppo più o meno è composto, ma attenzione perché le porte sono aperte a tutti, saremo attendi alle indicazioni che arriveranno”.

Per il 31esimo anniversario della scomparsa di Scirea il ricordo del Mancio: “Gaetano è stato un grande uomo oltre che grande giocatore della Juve della quale è stato capitano e pedina importante della Nazionale”.

Mancini, gioca Belotti, ma dica la verità: quanto la aiuta il fatto che lui e Immobile siano grandi amici? 
“Dobbiamo ragionare pensando a due partite in tre giorni. Ci sono giocatori con solo due o tre giorni di allenamento. Dobbiamo vedere i più brillanti. Quasi tutti faranno una partita. Sì, c’è amicizia tra Belotti e Immobile, ma c’è pure tra tutti gli altri giocatori”. 

Ma si va all’Europeo con l’alternanza degli uomini?
“Quest’anno sarà più faticoso di sempre perché tutti i giocatori giocheranno sempre, non avranno settimane per recuperare. In queste condizioni arriveremo all’Europeo. Per noi Belotti e Immobile sono due certezze, poi però c’è anche Caputo e ci sono gli altri. Le porte sono aperte a tutti, faremo le valutazioni in questi mesi”.

Come ha trovato i suoi uomini dopo questi pochi giorni di allenamenti a Coverciano?
“Li ho trovati abbastanza bene: un conto però è allenarsi, un conto è giocare. Vedremo domani”.

Che partita si aspetta rispetto all’altra gara?
“E’ una buona squadra la Bosnia, ma non sarà la partita di Zenica e nemmeno quella di Torino. Questa è la prima partita dopo tanti mesi, dipenderà anche da noi”.  

Che pensa di questa ripartenza?
“Prima avevamo fatto bene, spero si possa ripartire come abbiamo finito. La situazione non è semplice, spero si torni presto al normalità. Serve la gente allo stadio e adesso credo sia giunto il momento per fare qualcosa. Ho provato tristezza vedendo queste partite senza spettatori. Mi era capitato talvolta da giocatore in occasione di una squalifica del campo e sicuramente non era piacevole, ma una situazione così di continuità è veramente brutta”. 

Jorginho come sta?
“Direi bene, si è allenato due volte e ora vediamo” 

Forse arriva Suarez, altro attaccante in là con gli anni. Per i nostri giovani meno spazi e alcuni vanno all’estero. E’ normale così?
“Purtroppo non è più come anni fa quando ce n’erano tanti, oggi è diverso. Abbiamo molti attaccanti stranieri in Italia anche se però è nostro il re dei bomber europei, Ciro Immobile. Ora non c’è una scelta ampia, è vero, ma siamo felici con questi giocatori”. 

Il gruppo si può modificare?
“Sì, manca un anno e ci sono altri che sono fuori che possono aspirare a entrare in Nazionale. Spero ad esempio che Caputo possa rimanere con noi. Comunque abbiamo un gruppo già formato e probabilmente non ci discosteremo molto da questi uomini”.
 
I giovani e Zaniolo come vanno?
“Intanto possiamo crescere: c’è lui, ma ce ne sono altri come Kean. Lasciatemi dire che stiamo diventando più grandi: penso a Locatelli, Bastoni, Luca Pellegrini che hanno giocato un bel campionato. La nostra Nazionale ha margini di miglioramento. Possiamo crescere anche se abbiamo giocato sempre bene. Ogni giorno si può e si deve migliorare”. 

Ci sono posizioni da difendere?
“Certo, abbiamo recuperato 12 posizioni da quando siamo partiti e dobbiamo restare nelle prime 10 perché non possiamo rischiare per il Mondiale. Ecco perché la Nations League diventa importante anche per giocare la fase finale in Italia tra un anno”.  

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