Nazionale, Mancini da Nizza guarda il futuro

Nazionale, Mancini da Nizza guarda il futuro
di Ugo Trani
3 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Giugno 2018, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 15:20
Dal nostro inviato

Sulla Costa Azzurra, e all'inizio del weekend, il più complicato dei 3 test della nuova éra azzurra: l'Italia di Mancini, dopo il successo scontato di lunedì a San Gallo contro l'Arabia Saudita, sfida stasera a Nizza la Francia vicecampione d'Europa. L'asticella si alza in fretta e di brutto, passando dalla nazionale di Pizzi, al 67° posto del ranking Fifa (la più debole delle 32 iscritte al prossimo mondiale), a quella di Deschamps che è al 7°. Non cambia, invece, il ruolo degli azzurri che, per il 2° match di fila, si ritrovano sparring partner, essendo stati esclusi, dopo la figuraccia contro la Svezia, da Russia 2018: restano dunque sparring partner, dai sauditi ai Bleus. E che, all'Allianz Riviera (sold out: annunciati 35 mila spettatori), prenderà atto quanto è successo a novembre. Avra di fronte una big del pianeta. In amichevole, però.   
ATTACCO RITROVATO
A novembre, nelle 2 partite del playoff mondiale, l'Italia non riuscì a segnare nemmeno una rete al poriere svedese Olsen. E, nelle 8 partite (6 con Ventura e 2 con di Biagio) di questa stagione, ha realizzato appena 4 gol. In Svizzera, con il nuovo ct, si è improvvisamente svegliata, riuscendo a far centro per due volte dopo quasi un anno. Sicuramente la modestissima Arabia ha contribuito, ma Mancini ha subito ritrovato l'efficacia offensiva che ha spesso penalizzato la Nazionale. Si augura di vederla anche qui a Nizza, dove Balotelli è di casa. A San Gallo, finito l'esilio azzurro durato 4 anni, è stato protagonista, colpendo al 1° tentativo. E proprio qui, con il rendimento nelle 2 stagioni con il club della Costa Azzurra, ha ripreso quota, meritandosi la nuova chance: 44 reti in 66 partite. Presto lascerà, però, la sua villa videosorvegliata, a 10 chilometri dal Principato, sulla collina di Villefranche-sur-mar. Vorrebbe rientrare in Italia e giocare la Champions.
ROTAZIONE ANNUNCIATA 
«Sono curioso di vedere il comportamento contro una nazionale che per me è candidata ad arrivare in fondo al mondiale, avendo cominciato il percorso diversi anni. Grande il lavoro di Deschamps, dopo le difficoltà inziali. Sarà un bel test. E qnche tosto. Capiremo quale sarà il nostro futuro perché avremo davanti avversari veloci e di qualità. Noi dobbiamo fare esperienza. Il nostro è un dramma: ma solo chi cade, si rialza. E noi risorgeremo, anche con qualche sconfitta bruciante o passando da serate complicate come questa» chiarisce Mancini. Che si prepara a cambiare diversi interpreti e1non la difesa a quattro, solo correzioni a centrcoampo e davanti». In porta va Sirigu e debutta Caldara. Entrano anche De Sciglio, Cristante, Chiesa e uno tra Verdi e Bonaventura. Nonucci c'è, Balotelli dovrebbe farcela. Come si augura il ct che non gli dà consigli sul club da scegliere: «Qui ha fatto 2 anni ottimi, deve trovare la squadra che per lui sia migliore, in Italia o in Francia. Basta che continui a far gol». Stasera scoprirà la Var: «Io ero contrario. Seguivo la logica: gli arbitri possono sbagliare come gli altri. Adesso devo ammettere che ha risolto diversi problemi».
SFIDA MONDIALE 
«Didier ha tanti ragazzi bravisismi, io magari ne troverò uno tra sei mesi e non dovrò chiederlo al direttore sportivo. Lo chiamerò e basta. Il mio ruolo mi piace sempre di più». Si rivolge con affetto a Deschamps che è da quasi 6 anni (luglio 2012) sulla panchina della Francia. E non è amatissimo. Ha faticato nelle qualificazioni mondiali, sconfitta in Svezia e pari interno con il Lussembrurgo, a vincere il gruppo A, obiettivo conquistato all'ultimo respiro superando in casa (2-1) la Bielorussia e lasciandosi dietro la nazionale che poi ha negato all'Italia il mondiale dopo 60 anni. Prima di ottenere il pass per Russia 2018, è' uscito ai quarti al mondiale in Brasile nel 2014 contro la Germania che poi alzò la coppa, ma soprattutto perso a Parigi, gol di Eder, la finale di Euro 2016 contro il Portogallo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA