L'Estonia dalle capriole di Risto Kallaste al Rumori calcio, club di italiani

Risto Kallaste
di Vanni Zagnoli
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Martedì 10 Novembre 2020, 22:16

L’Estonia è al 109° posto nel ranking Fifa, come punto più alto ha i playoff di qualificazione a Euro 2012, persi contro l’Irlanda. Mentre un Paese baltico senza tradizione calcistica, la Lettonia, si qualificò per gli Europei del 2004 e addirittura fermò la Germania sul pariu. 

Dal 2009, gli estoni disputano regolarmente gli Europei, ma di pallavolo e lì mai sono andati oltre l’11° posto.

Il ct del calcio è Voolaid, schiera il 4-4-1-1, modulo preferito da Castori nel Carpi che sfiorò la salvezza, in serie A. Fra i titolari manca solo il centrocampista centrale del Domzale, Mattias Kait, infortunato.

Il portiere ha 18 anni e mezzo, Karl Jacob Hein è nella rosa dell’Arsenal. In difesa Pikk (gioca in Finlandia), Baranov (a Cipro), Kuusk (nel Tallin Flora, in Estonia), Teniste (del Brann, Norvegia); Marin (nel Tulevik, Estonia), Kreida (Flora), Ainsalu (in Ucraina), Lilvak (Flora); Vassiljev; Sappinen.

Anche i due attaccanti giocano nel Tallinn Flora, la squadra dell’ultimo triplete, la più titolata di Estonia, con 12 scudetti, 8 coppe e 10 supercoppe. Il club verde ha nella rosa anche Ken Kallaste, 32 anni e 45 presenze in nazionale, è il figlio di Risto, difensore di fascia sinistra popolare negli anni ’90 per la rimessa laterale con la capriola. L’acrobazia non era solo per strappare l’applauso, ma per lanciare la palla molto più lontano rispetto alla normale rimessa. In nazionale disputò 36 gare e giocò un anno in Danimarca. Da noi è ricordato per quel lancio spettacolare, in Italia-Estonia del ’93, a Trieste, qualificazione al mondiale americano.

“Fu un’idea del ct dell’epoca, Roman Ubakivi - raccontava -. Lui cercava qualcuno che fosse in grado di effettuare questo tipo di rimessa. Provammo in tanti, grazie alle mie doti atletiche e acrobatiche lo convinsi e l’ho sempre lanciata così. Finchè me la proibirono e non capisco perché. Alla fine è una rimessa laterale qualunque: la palla è ben dietro la testa e i piedi ben saldi a terra, non superano la linea.

Non capisco. Io sono stato il primo a farla e dopo di me l’hanno fatta altri”. 

Inizialmente gli arbitri erano dubbiosi, non prendevano provvedimenti. “Un giorno il ct venne a dirmi che le autorità calcistiche ce lo proibiscono. A Trieste gli azzurri erano straniti per quella rimessa, c’erano Roberto e Dino Baggio, Ravanelli, Zola: perdemmo 2-0 e per noi fu un grande risultato”.

Nel dopo carriera, Kallaste ha fondato una ditta di importazione di marchi sportivi. “H2O, Laura Ashley. Abbiamo anche i nostri punti-vendita che seguo costantemente. Seguo ovviamente il calcio italiano, con occhio tecnico”.

Questa intervista è del 2013, opera di Angelo Palmeri, barese fondatore di Rumori Calcio, squadra di emigrati in Estonia, adesso nella terza lega del nord. Si chiama così per il nome di un sito internet, in rosa ha due italiani, Federico Levi e Alessio Vitella, un olanese, due gallesi, un algerino e un camerunese. Palmeri ha 45 anni, nel 2015 fece disputare la prima partita ufficiale del club sotto la federazione estone. A Tallin ha trovato moglie (Juta, che gli ha dato due figli), fa l’organizzatore e anche l’allenatore. L’altro deus ex machina è Samuele De Pizzol, 45 anni, trevigiano, che gestisce un’agenzia turistica per gli stranieri che visitano l’Estonia, era l'attaccante. Nelle scorse stagioni i "leoni" avevano gente anche di 22 nazioni e di varie regioni italiane.

L'Estonia ha un milione e 329mila abitanti, fra gli sportivi più popolari spiccano due ciclisti: Jaan Kirsipuu, vincitore di 4 tappe al Tour e di una alla Vuelta di Spagna, ed Erika Salumae, oro su pista a Barcellona ’92, l’unico titolo olimpico al femminile nella storia nazionale. Tradizione hanno pure la scherma, con ori mondiali al femminile, il rally con Markko Martin, il canottaggio, la vela, con due medaglie olimpiche dei fratelli Toniste, e il sollevamento pesi. Ma per gli appassionati di calcio nell’immaginario resta la rimessa di Kallaste.

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