Lazio, il Mago per battere la Dea. Subito chance anche per Musacchio

Lazio, il Mago per battere la Dea. Subito chance anche per Musacchio
di Daniele Magliocchetti
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Domenica 31 Gennaio 2021, 08:25

La madre di tutte le partite. Quella a cui è difficile rinunciare e dove è vietato fallire. Una gara, quella con l’Atalanta che, forse, in questo particolare momento, conta più del derby. E’ questa l’aria che si respira all’interno dello spogliatoio laziale. Sono volati incoraggiamenti di ogni genere prima dell’ultimo allenamento di ieri a Formello. Per non parlare di scritte o frasi riferite al post partita di coppa Italia che sono affisse da qualche giorno sulle pareti perché all’interno della squadra alcune di queste sono state digerite malvolentieri. Un’atmosfera particolare, quasi da finale si direbbe. Inzaghi ha il suo bel da fare per frenare qualche entusiasmo di troppo durante l’allenamento: carichi si, ma non facciamoci del male da soli. La Lazio che giocherà oggi a Bergamo è alla ricerca di una rivincita, ma soprattutto di una prestazione che possa lasciare il segno e lanciare la squadra in classifica. Di sicuro i problemi non mancano, visto che Caicedo e Cataldi non saranno nemmeno convocati. Ma sarà la prima di Musacchio che, ironia della sorte, l’ultima gara giocata col Milan, è stata proprio con i nerazzurri di Gasperini. 
Per il neo arrivato c’è stato un trattamento speciale da parte di Reina ed Escalante, ma anche Luis Alberto e Correa non sono stati da meno.

Oggi l’argentino comincerà dalla panchina, ma il suo ingresso nella ripresa appare scontato. Patric inizierà con Acerbi e Radu. In mezzo, Inzaghi ritrova Luis Alberto e Milinkovic (tenuto a riposo venerdì), con Leiva a fare il regista. Sulle corsie laterali Lazzari e Marusic che avranno una grande opportunità di essere decisivi, visto che davanti non avranno Hateboer (infortunato) e Gosens (squalificato). In attacco Immobile e Correa. Il tecnico confida molto in una prestazione maiuscola da parte del Tucu. Se in giornata potrà essere il giocatore che più metterà in difficoltà la retroguardia atalantina.

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