Lazio, ora Inzaghi non balla da solo: Napoli e Siviglia lo corteggiano

Lazio, ora Inzaghi non balla da solo: Napoli e Siviglia lo corteggiano
di Alberto Abbate
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Mercoledì 24 Marzo 2021, 07:30

Sei forte papà. Giancarlo Inzaghi sente Napoli e spinge Simone in Campania: «E’ una bellissima città e ha una grande squadra. De Laurentiis stima mio figlio, questo fa piacere e non si sa mai cosa può accadere nella vita. Anche la Lazio ha giocatori importanti, ma magari meno della società partenopea». E pensare che Simone voleva escludere questa pista, un nuovo contatto nelle ultime ore l’ha riaperta. E, in assenza del rinnovo, suo padre lo mette in guardia: «Lotito ha i tempi un po’ lunghi, ma è un periodo particolare e vedremo cosa accadrà». Il presidente al momento ha altri pensieri in testa, ma rimane nell’aria un appuntamento decisivo in questa sosta. Fermo restando comunque che il rinnovo è nella mani d’Inzaghi da più d’un mese ora. Per questo le parole di papà Giancarlo non devono mettere paura, ma sanno piuttosto di una strategia di famiglia. Simone non vorrebbe muoversi da Roma, la casa dei suoi figli e di sua moglie Gaia. Certo la Juve e l’Inter in assoluto fanno gola, ma sinora non ha firmato il contratto solo perché pretende - per sé e per il suo staff – una maggiore gratificazione economica. Alla luce di quanto fatto in questi anni, ma sopratutto dopo aver ricevuto più di una proposta. Anche all’estero ormai è arrivata la sua fama: addirittura l’ex diesse giallorosso Monchi vorrebbe portarlo col suo fido Luis Alberto a Siviglia. Eppure Lotito non sembra avere alcuna ansia. Perché in realtà nemmeno lui è mai stato convinto di proseguire il ciclo in quest’annata e sarebbe molto più semplice se fosse Inzaghi a prendere la scelta. Sopratutto di fronte alla piazza, che lo ha ormai eretto a beniamino e simbolo della lazialità. Oltretutto al numero uno non è affatto piaciuto che, di fronte all’offerta ricevuta, Simone abbia preso tempo per contrattarla ancora. 
CONTATTI
Sarà difficile, fra un processo e un altro, trovare il frangente giusto per l’incontro sino alla prossima settimana. Ma pure questa rischia di diventare solo una scusa. Venerdì scorso Lotito e Inzaghi si sono visti tutto il giorno a Formello e hanno ignorato il tema. Non può non esserci fretta a fronte di una scadenza del tecnico ormai ad appena tre mesi di distanza. E’ vero che il futuro dipende dai risultati e la lotta per il ritorno in Champions resta complicata, ma è assurdo non avere ancora un’idea precisa di cosa sarà. Inzaghi dice d’aspettare, ora Lotito tergiversa. Chi non ha colpe o altri pensieri, scagli la prima pietra. Bisogna avere il coraggio ora. Di rianimare questo matrimonio in crisi oppure di prendere ognuno la sua strada. Inutile farsi le “corna”: Inzaghi ha parlato al telefono con De Laurentiis e Siviglia, Lotito avrebbe invece già sondato qualche alternativa. Per esempio Gotti, affrontato con l’Udinese domenica. In realtà il presidente biancoceleste è da anni estimatore di Gattuso che, con Simone a Napoli, potrebbe fare il percorso inverso a Roma. In caso di scossoni, anche Juric è in lizza, Allegri e Conceicao destinati a rimanere una suggestione proibita. 
MERCATO
Verrebbe di corsa alla Lazio, ma Mihajlovic paga un litigio con Tare mai ricucito.

Sempre che anche il ds non torni in bilico, dopo l’ultimo mercato. Lotito sembra già averlo perdonato (Primavera a parte, dove Bianchessi è in rampa di lancio) perché sul patibolo resta Inzaghi per non averlo valorizzato con un turnover adeguato. Il dirigente albanese tra l’altro sta già lavorando su alcuni svincolati di lusso per il prossimo anno: Hysaj e Maksimovic da Napoli, ironia del destino. Per la porta ci sarebbe Montipò del Benevento, ma è un consiglio a Simone del fratello Pippo e dipenderà dal futuro d’Inzaghi alla Lazio o a lui più vicino. A Piacenza tifano per il ricongiungimento campano. 

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