Lazio, il ritorno (guarito dal Covid), il Milan e poi la firma sul rinnovo

Lazio, il ritorno (guarito dal Covid), il Milan e poi la firma sul rinnovo
di Daniele Magliocchetti
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Domenica 25 Aprile 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 09:54

Una carica in più. In un partita speciale. Da dentro o fuori. In ballo c’è la Champions o quanto meno la speranza di poter concorrere ancora al rush finale. La Lazio ritrova finalmente Inzaghi e il suo ritorno non poteva che coincidere in un momento così delicato e decisivo. L’allenatore biancoceleste era assente dal 7 aprile a causa del Covid, ha saltato le tre partite con Verona, Benevento e Napoli, ma domani sera, grazie a due tamponi con esito negativo, sarà regolarmente al suo posto in panchina. Un’assenza pesante, almeno a sentire il suo secondo Farris che, senza il primo tecnico al suo fianco, ha comunque raccolto due vittorie e una sconfitta. Un cammino più che buono. Ma con Inzaghi alla guida è tutt’altra cosa. Si è intuito a Napoli, ma soprattutto ieri pomeriggio quando in lontananza si sentivano chiaramente le sue urla per spronare Luis Alberto e compagni. Tutto è tornato come prima. Adesso bisogna vedere se il rientro dell’allenatore darà quella marcia in più alla squadra per rimettersi in corsa per l’Europa che conta. 
O LA VA O LA SPACCA 
La sconfitta di Napoli è stata dura da digerire per il risultato e le scelte arbitrali. Anche Simone da casa non l’ha vissuta serenamente, a maggior ragione quando gli hanno fatto notare che il secondo gol è nato da un fallo di mano di Mertens. Tutto archiviato, ma con parecchia delusione e rabbia. Adesso bisogna solo battere il Milan dell’amico Pioli, anche perché con altri risultati, la Lazio sarebbe praticamente fuori dalla corsa per la Champions, non matematicamente, ma la distanza da colmare in classifica a quel punto, nonostante la partita da recuperare col Torino (il 19 maggio?), sarebbe comunque troppa. Una gara da vincere per forza. A tutti i costi. E per questo, probabilmente, Inzaghi si affiderà ai fedelissimi. Quindi con Luis Alberto e Leiva, non proprio al massimo, ma pronti a stringere i denti per il proprio allenatore. Dentro anche Immobile, naturalmente, con Correa e Milinkovic, senza dimenticare Reina, Acerbi e Radu. L’unica novità potrebbe essere lo spostamento sulla fascia sinistra di Marusic, con il ritorno di Patric in difesa. Da verificare Caicedo. Dopo la partita col Milan, sarà la settimana della firma sul contratto. Così aveva promesso Lotito e confermato l’altra sera a Napoli prima della gara il direttore sportivo Tare. In realtà era tutto pronto ad inizio aprile, poi la positività al Covid ha fermato tutto. Inzaghi la prossima settimana metterà nero su bianco e rinnoverà per altri tre anni, fino al 2024 a circa 2,5 milioni di euro a stagione. Ora c’è da terminare al meglio il campionato, cercando di raggiungere l’obiettivo prefissato, la Champions, ma poi la squadra verrà rivista e forse rivoluzionata. Ma c’è tempo. 
DERBY PRIMAVERA 
Il week-end è cominciato nel migliore dei modi, con il pari nel derby Primavera.

La Lazio di Menichini è riuscita a strappare un prezioso punto a Trigoria con la favorita Roma. Una partita divertente, con occasioni da una parte e dall’altra e con i due giovani portieri, Mastrantoni e Peruzzi, principali protagonisti. Un risultato che, forse, ai biancocelesti va stretto, ma con questo spirito possono riuscire a salvarsi. Le reti sono state realizzate dal romanista Bove, mentre il pareggio laziale è stato siglato da Bertini. 

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