Inter, a un passo dal sogno. Conte: «Shakhtar grande squadra, ma non abbiamo paura»

Inter, a un passo dal sogno. Conte: «Shakhtar grande squadra, ma non abbiamo paura»
di Salvatore Riggio
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Domenica 16 Agosto 2020, 19:18
Un ultimo ostacolo prima della finale di Colonia. Domani sera, ancora a Dusseldorf, l’Inter affronterà lo Shakhtar in semifinale. «La squadra più forte del nostro cammino in Europa League, ma non abbiamo paura. È una parola che non fa parte del nostro vocabolario», ha detto Antonio Conte.
 
Shakhtar. «Una squadra piena di talenti al di là del cambio di tecnico, la struttura della società ha dimostrato che sono bravi a mantenere il livello alto. Ricordo quando l’affrontai in Champions con la Juventus. Allora c’erano giocatori che magari non erano conosciuti, ma di indubbio livello, a dimostrazione del fatto che hanno sempre avuto giocatori forti e complimenti a loro perché riescono a trovare talenti molto forti».
 
Assetto avversari. «Lo Shakhtar giocherà secondo le sue caratteristiche, alternando fasi di pressione alta a fasi di pressione bassa per ripartire. Castro è riuscito a convincere tutti i giocatori di talento a lavorare per la squadra».
 
Steven Zhang. «Fa piacere vedere il presidente sia a me sia ai giocatori, la sua presenza è sempre un valore aggiunto per tutta la squadra».
 
Timori. «Penso che la paura, la parola paura, non debba far parte del vocabolario dei miei calciatori e mio. Abbiamo rispetto, affrontiamo una squadra che si è affermata negli anni, ci siamo preparati bene, affrontiamo la squadra più forte nel nostro percorso in Europa League, con grande rispetto e con la voglia di dimostrare che siamo in semifinale per un motivo e vogliamo arrivare in finale».
 
Unica squadra italiana.
«Non ci consideriamo i salvatori della patria, abbiamo fatto il nostro cammino senza guardare gli altri. Abbiamo onorato tutte le competizioni arrivando fino in fondo, il nostro obiettivo è quello di migliorare noi stessi. Personalmente se dovesse arrivare un successo europeo sarei contento per il club non per me stesso, non penso alla bacheca personale ma a quella del club che decide di assumermi».
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