Inter, Spalletti ha mantenuto la promessa e ora aspetta rinforzi

Inter, Spalletti ha mantenuto la promessa e ora aspetta rinforzi
di Salvatore Riggio
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Domenica 24 Dicembre 2017, 11:44 - Ultimo aggiornamento: 13:16

A Luciano Spalletti nessuno ha mai chiesto di vincere lo scudetto. Sbarcato ad Appiano Gentile, al tecnico di Certaldo è stato chiesto di conquistare il quarto posto per tornare in Champions League, fonte vitale per restare a galla tra i grandi club. Questo è l’unico punto da chiarire, dopo la seconda sconfitta di fila in campionato rimediata a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Alla giornata numero 18 Spalletti ha mantenuto la parola data a Suning: l’Inter è terza a 40 punti a +2 sulla Roma (ha una gara da recuperare) e +4 sulla Lazio (anche i biancocelesti con una gara in meno). Ora tocca alla società: serve investire sul mercato per dare a Spalletti una rosa con più alternative per non disperdere il tesoretto di punti fin qui racimolato. In corso Vittorio Emanuele non possono sottovalutare il campanello d’allarme suonato in queste due settimane, dalla Coppa Italia del 12 dicembre contro il Pordenone. Suning ha già fatto sapere che il mercato dovrà essere autofinanziato: servono delle cessioni per poter investire. Joao Mario è l’indiziato numero per partire: il portoghese piace al Valencia. Davanti a un’offerta importante potrebbe dire addio anche Brozovic. Poi, si potrà rinforzare la rosa. Spalletti cerca un difensore centrale, un terzino sinistro e un trequartista. In quel ruolo tutto ruota attorno al nome di Pastore, finito ormai ai margini del Psg e desideroso di giocare per avere qualche possibilità in più di essere convocato nell’Argentina per il mondiale di Russia 2018. Infine, servirebbe anche un vice Icardi. L’Inter non può fare a meno dei suoi gol, ma appena l’argentino si inceppa (contro il Sassuolo ha sbagliato un rigore), allora sono guai. Gli incidenti di percorso ora sono due: per evitare che il treno deragli proprio sul più bello (mercoledì ci saranno i quarti di Coppa Italia contro il Milan e il 30 dicembre la gara con la Lazio), bisogna permettere a Spalletti di poter lottare per il quarto posto. Al contrario, i rimpianti potrebbero davvero essere troppi.
 

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