Barella e Perisic hanno firmato la vittoria di Firenze che vale il primato. Aspettando domenica quando il Milan affronterà a San Siro il Crotone. Uno scatto in avanti dei nerazzurri in uno stadio che non vedeva trionfare l’Inter in campionato dal febbraio 2014. La squadra di Conte - ancora nello sky box per squalifica - aveva vinto invece al Franchi il 13 gennaio scorso, ma era Coppa Italia, valeva il passaggio ai quarti.
L’Inter è alla quarta partita consecutiva senza subire gol. Era il confronto tra il miglior attacco del campionato adesso a 51 reti e il secondo peggiore della serie A, quello viola fermo a quota 21. C’è da dire che Prandelli ha tentato di fare un miracolo visto che non aveva disponibili Castrovilli e Milenkovic per squalifica, oltre a Ribery e Caceres per infortunio. Non è facile in queste condizioni affrontare un’Inter così quadrata.
Due tempi diversi: più equilibrato il primo, nettamente nerazzurro il secondo.
Si è acceso Hakimi che ha cominciato ad asfaltare la fascia destra e a servire un assist stupendo per il gol di Perisic. Anche in questa azione si è visto un ottimo Sanchez, lo stesso che in precedenza aveva servito la palla per il vantaggio di Barella e che aveva tentato di far segnare di testa un Lukaku francamente in grigio. Il bomber belga meglio nei ripiegamenti difensivi. L’Inter ha dilagato nel gioco e Dragowski ha parato da campione su Perisic e Gagliardini. Il polacco sta fabbricando una grande stagione.
L’Inter ha gestito al meglio la gara, mentre Prandelli che aveva provato a ravvivare la gara con l’ingresso di Kouame, ma senza successo, dopo ha fatto esordire in viola gli ultimi arrivati dal mercato, Kokorin e Malcuit.
Per l’Inter prove tecniche di scudetto, per la Fiorentina testa subito a Genova contro la Samp, per una vera sfida salvezza.