La Roma ferma l'Inter: a San Siro finisce 0-0

Inter-Roma, diretta dalle 20.45: le probabili formazioni
di Ugo Trani
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Venerdì 6 Dicembre 2019, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 00:18

La Roma, largamente rimaneggiata, ferma l'Inter a San Siro: pareggio meritato (0-0) e di sostanza dei giallorossi, sempre in grado di controllare il match. Se Conte non riceve niente da Lautaro e Lukaku, tandem fin qui da 24 gol stagionali, Fonseca impreca per la disponibilità solo parziale di Dzeko, bloccato in settimana dall'attacco influenzale ed entrato a metà ripresa. I nerazzurri, lasciando nuovamente punti i casa dopo quelli persi contro la Juve e il Parma, rallentano nella corsa scudetto. Mirante, Mancini e Smalling, capaci di far digiunare per la prima volta la capolista dopo 19 partite,  permettono ai compagni di retare al 4° posto e in zona Champions.

MODIFICA RIUSCITA
Fonseca, con Pau Lopez in tribuna e Dzeko in panchina, ridisegna la Roma, fiaccata dalle 5 assenze: out Pau Lopez, Fazio, Zappacosta, Pastore e Cristante. E in corsa si ferma, dopo 15 minuti, pure Santon (24° infortunio stagionale): dentro Spinazzola. Il 4-2-3-1 è però equilibrato anche con Zaniolo falso nove e con Mkhitaryan e Perotti rispettivamente a destra e a sinistra. Manca il finalizzatore, ma Diawara funziona in regia e Pellegrini in pressing su Brozovic. L'Inter non aggredisce e la Roma avanza con il possesso palla che limita i rischi. L'unica parata di Mirante è all'inizio, conclusione di Lukaku che sfrutta l'errore in disimpegno di Veretout. Zaniolo replica girando di sinistro. Le disattenzioni di Perotti, palla persa, e Mirante, rinvio sballato, non sono sfruttate dai nerazzurri.

NUOVO CLEAN SHEET
Mirante vola su Vecino che angola, in area, con l'esterno destro, e Spinazzola chiude in diagonale su Lautaro: l'Inter non ha altre chance e paga l'assenza dei nazionali Barella e Sensi davanti a Mancini. Zaniolo, davanti al ct Mancini, ci prova con un'altra girata, prima di spostarsi a destra quando entra Dzeko al posto di Perotti. Spazio pure a Florenzi, fuori Mkhitaryan. Ma è ormai tardi per sfruttare il centravanti. Con lui dall'inizio, altra storia. Lo sa bene Conte che, dopo il no a Totti (in tribuna a San Siro), lo avrebbe voluto in nerazzurro.  

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