Inter, Inzaghi: «La Roma è forte. Se mi sento a rischio? Lo siamo sempre»

Le parole dell'allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida a San Siro contro i giallorossi

Inter, Inzaghi: «La Roma è forte. Se mi sento a rischio? Lo siamo sempre»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 30 Settembre 2022, 14:41

Prima la Roma, poi il Barcellona. Simone Inzaghi, però, non vuole distrazioni. Il diktat è pensare prima alla sfida con i giallorossi dell’ex José Mourinho (squalificato, è in tribuna). L’Inter arriva dal ko di Udine (3-1 alla Dacia Arena, 18 settembre) e non può sbagliare. «Sarà una gara molto impegnativa. Affrontiamo una grande squadra con un grande allenatore. È forte. È l’unica che ha vinto, assieme al Milan e a noi, l’anno scorso. La sconfitta di Udine? È colpa nostra, abbiamo preso gol per disattenzioni nostre. Sappiamo che dobbiamo fare di più già a partire da questa sfida», ha detto il tecnico nerazzurro.

Non sarà convocato Lukaku: «Per Romelu c’è stato un rallentamento che ci toglie un giocatore importante. Lo staff sta lavorando, è passato un mese ma servirà ancora un po’. Brozovic squalificato? Asllani è stato scelto da me e dalla società. Sta lavorando bene, domani comincerà la partita. A centrocampo ho delle difficoltà perché ho lui, Mkhitaryan, Barella e Calhanoglu. Oltre a Brozovic anche Gagliardini non è riuscito ad allenarsi negli ultimi due giorni e oggi vedremo se recupererà».

In questo avvio di campionato l’Inter sta incontrando diverse difficoltà.

Ha già perso quattro gare su nove contando anche la Champions: «Dobbiamo fare di più e meglio. Lascerei da parte la sconfitta col Bayern che è di un altro livello. Dovevamo fare meglio contro Milan e Lazio». Per il momento particolare, è stata importante la fiducia del club: «Se mi sento a rischio? Lo siamo sempre, ogni partita bisogna prendere tante decisioni. Stiamo cercando di lavorare di più e meglio, ma sono tranquillo perché lavoro quotidianamente con staff e giocatori». E sulle differenze sui rapporti con Steven Zhang e Claudio Lotito, Inzaghi ha concluso: «Ho avuto un buonissimo rapporto con Lotito, così come ce l’ho con Zhang. Nel calcio contano le vittorie e i trofei. Fortunatamente in questi sette anni sono sempre riuscito a portare trofei e ricavi. Spero di farlo ancora come è stato all’Inter».

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