Spalletti & Gattuso, Milano resta in bilico. Guardiola agita la Juventus

Spalletti & Gattuso, Milano resta in bilico. Guardiola agita la Juventus
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 22 Maggio 2019, 09:30
Mauro Icardi non è stato convocato dall’Argentina per la Coppa America in Brasile che si giocherà dal 14 giugno al 7 luglio. Un epilogo che l’attaccante si era scritto da solo, quando il 13 febbraio aveva scelto di tagliarsi fuori dall’Inter per la vicenda della fascia di capitano che dal suo braccio è poi finita su quello di Handanovic. All’epoca, fino al 3 aprile, ne era venuta fuori una vera e propria telenovela che aveva messo tutti in difficoltà: club, tecnico e squadra. Per mediare era dovuto scendere in campo addirittura Massimo Moratti, che aveva consigliato a Wanda Nara e Icardi il suo legale di famiglia, Paolo Nicoletti. Così tra un passo avanti, due indietro e ancora tre avanti, la situazione era rientrata con l’argentino a riprendersi il suo ruolo in attacco, seppur in ballottaggio perenne con Lautaro Martinez, lui sì finito nella lista dei convocati dell’Albiceleste diramata dal ct Lionel Scaloni. Questa è stata una delle tante telenovele che l’Inter ha vissuto nel 2019. Ne sta vivendo una anche Luciano Spalletti che da settimane legge e rilegge del suo divorzio con il club e dell’arrivo di Antonio Conte, che ha già in mano un accordo triennale a 9 milioni di euro a stagione e una data di presentazione, agli inizi di giugno, quasi definita. In più avrebbe pure vinto la causa con il Chelsea, incassando 10 milioni di euro.
TENSIONE MILAN 
Quindi, il colmo per il tecnico di Certaldo è conquistare la Champions per vederla poi giocare dal suo successore. Al contrario, l’incubo è fallire il quarto posto e poi dire addio. Non va meglio a Milanello. I rossoneri sono a un punto dalla Champions e, a 90’ dalla fine del campionato, non sono padroni del proprio destino. Rino Gattuso resta in bilico e a fine maggio conoscerà il suo destino. Al momento, le alternative sembrano quasi accasate altrove: Gian Piero Gasperini alla Roma; Roberto De Zerbi in orbita Lazio, Maurizio Sarri alla Juventus e Mark van Bommel al Bayern Monaco, che segue anche Massimiliano Allegri. Inoltre, c’è sempre il caso Leonardo. Come già scritto, la sua poltrona traballa non perché abbia intenzione di dimettersi (notizia arrivata dalla Spagna, ma smentita dal club), ma perché come tutti è sotto esame.
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