L’Inter riparte dalla vittoria per 2-1 contro il Ludogorets (e dalla qualificazione agli ottavi di Europa League), in un’atmosfera surreale per lo stadio deserto a causa dell’emergenza Coronavirus. Se Antonio Conte voleva delle risposte, non si può dire che non le abbia ottenute. Soprattutto dai due uomini simbolo dei nerazzurri: da Eriksen, sempre nel vivo del gioco, e da Lukaku, che non sbaglia un colpo. Il danese appare pronto per la sfida scudetto con la Juventus (che la Lega serie A ha ufficializzato si giocherà a porte chiuse), a conferma di essersi già ambientato nei meccanismi di gioco dell’ex ct. L’attaccante, invece, è proprio l’anima di questa squadra. Fa un po’ tutto lui. Sta vivendo una stagione meravigliosa soprattutto grazie a Conte, suo mentore. Il tecnico salentino lo ha sempre voluto e adesso sta raccogliendo i frutti della sua scelta, che più azzeccata di questa non poteva essere. Poi, ci sono stati tanti esperimenti. Qualcuno ha deluso - vedi Godin che ha giocato da centrale nella difesa a tre -, qualcuno ha saputo sfruttare l’occasione, come Sanchez. Il cileno è apparso ben motivato e voglioso di stupire Conte per metterlo in difficoltà in vista delle scelte di domenica per la Juventus. A Torino potrebbe esserci il ritorno di Handanovic, che domani si allenerà nuovamente con il pallone. Per la felicità dell’allenatore interista.
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Nel deserto di San Siro l'Inter batte ancora il Ludogorets: 2-1 e vola agli ottavi
di Salvatore Riggio
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Giovedì 27 Febbraio 2020, 18:30 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 00:42
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