UNA NOTTE DA RE
Ebbe ragione, Milinkovic. Lui fu il principale trascinatore di quella serata di fine marzo, poi la Lazio sprecò tutto per la Champions. In questi giorni, il gigante serbo ha incitato i compagni a reagire dopo le delusioni con Spal e Cluji, tanto da dimostrarlo domenica scorsa, dove ha mostrato una condizione tecnica, fisica e mentale fuori dal comune. La voglia di riscattarsi, ma anche la vicinanza di una partita importante come quella con la capolista Inter. Uno stimolo troppo forte per uno come Milinkovic-Savic. E’ fondamentale per la Lazio, ma anche per lui e la sua carriera. L’anno scorso, a suon di “sportellate” e colpi di tacco annichilì Vecino e Brozovic che non riuscivano a tenere il suo passo. Stasera le sfide in mezzo al campo si riproporranno con i due interisti che meditano vendetta, anche perché non ci rimasero bene dopo il confronto col ventuno biancoceleste.
IL GRANDE RIFIUTO
Milinkovic ha tanti estimatori e almeno un paio sono pure all’Inter. Uno è sicuramente Marotta che lo insegue dai tempi della Juve, l’altro è Conte. Questo lo sa bene anche il giocatore e probabilmente è pure questo lo stimolo a voler fare bene e impressionare alla Scala del calcio. Rumors di mercato narrano che negli ultimi giorni, appena venduto Icardi al Psg, i nerazzurri si siano fatti sotto con Lotito per chiedere Milinkovic, ma il patron ha rimandato le avances al mittente. Da Formello non sono mai arrivate conferme anzi, la Lazio è vicinissima al rinnovo col giocatore. Un nuovo contratto dove, oltre a un piccolo adeguamento sui già quasi 3 milioni a stagione, ci saranno premi ricchi, soprattutto sui gol e sugli assist, circa 100.000 euro ognuno.
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