Inter e Conte, amici come prima: il futuro è ancora insieme

Inter e Conte, amici come prima: il futuro è ancora insieme
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 07:30
Tanto caos per nulla. Antonio Conte sarà l’allenatore dell’Inter anche per la prossima stagione (confermata pure l’intera dirigenza), dopo tre ore di incontro con gli Stati generali nerazzurri. A Somma Lombarda, in provincia di Varese, oltre al presidente Steven Zhang, erano presenti anche Alessandro Antonello, Beppe Marotta, Piero Ausilio e l’avvocato Angelo Capellini. Una conferma arrivata tramite un comunicato di tre righe, «dialogo costruttivo, nel segno della continuità e della condivisione. Stabilite le basi per proseguire insieme nel progetto». A Villa Bellini (leggenda narra che qui la Juve abbia chiuso diverse trattative, tra le quali quella con Cristiano Ronaldo) non c’è stato nulla di non detto. Conte ha chiesto che siano rispettate (e soprattutto ascoltate) le sue indicazioni sul mercato, maggior protezione da parte del club, condivisione sulle strategie di comunicazione. In sostanza, per essere una grande squadra e colmare il gap con la Juventus non c’è soltanto bisogno di giocatori forti, ma anche di un gruppo di lavoro unito, coeso, che sappia come intervenire. Da parte sua, il club ha ribadito quali siano gli step di crescita, di non aver nessuna intenzione di fermarsi, di prendere come punto di partenza questa stagione e di valutare ogni occasione sul mercato, senza lasciare nulla di intentato per quanto riguarda i top player funzionali al gioco del proprio tecnico. Spiegando bene, però, che di soldi nella scorsa stagione ne sono stati spesi parecchi e che anche in queste settimane sono stati fatti sforzi notevoli con l’ingaggio di Sanchez e (soprattutto) l’acquisto di Hakimi per 40 milioni di euro più bonus.

ATTENZIONE AL BILANCIO
In poche parole, non si potrà comprare un giocatore come Lukaku (pagato quasi 80 milioni di euro al Manchester United). Ecco perché all’incontro era presente proprio Antonello, che ha potuto illustrare con precisione tutti gli aspetti economici del caso. Indicazione accettata da Conte che, però, ha ribadito alla società quanto sia importante spiegare chiaramente quali siano gli obiettivi stagionali perché lui non vuole essere considerato l’uomo della provvidenza se poi alla prima sconfitta, la squadra viene bersagliata dalle critiche. Ci vuole minore pressione e non ci deve essere l’obbligo di vincere. Questo, in sostanza, è il punto che sta più a cuore all’ex ct, che ha allontanato Massimiliano Allegri dai cancelli della Pinetina e, forse, lo ha avvicinato alla panchina del Psg. Qualche tifoso dell’Inter ha ricordato quanto accaduto nel 2014, quando a maggio la Juventus aveva confermato Conte, che poi si era dimesso il 15 luglio a ritiro già iniziato.

LE OPERAZIONI
L’attuale tecnico riparte da tre suoi fedelissimi: Bastoni, Barella e Lukaku. E da Tonali (trattativa praticamente chiusa, ma attenzione all'inserimento del Milan). Sarà importante anche il mercato in uscita. Ceduto Icardi a titolo definitivo al Psg (58 milioni di euro), sono sul piede di partenza anche Brozovic, Perisic (il Bayern Monaco tentenna) e Skriniar. L’idea di Conte è insistere con il Chelsea per Emerson Palmieri e Kanté, due giocatori messi in vendita da Roman Abramovich (e, quindi, acquistabili a un prezzo più accessibile), e monitorare la situazione legata a Dzeko. O avere comunque un vice Lukaku approfittando delle grandi occasioni che il mercato potrà offrire. Senza dimenticare Smalling, Ndombelé e Tolisso. Insomma, sta nascendo la nuova Inter. Con Conte ancora al comando.
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