Secondo il pm la diagnosi non fu fatta perché mancavano esami che avrebbero potuto rivelare l'insorgere della patologia. Il certificato ritenuto falso dalla procura mostrerebbe invece che i medici decisero che Astori fosse idoneo al calcio agonistico essendo in possesso di tutte le informazioni medico scientifiche necessarie. La prima a comparire davanti al pm è stata Toncelli,che al magistrato ha detto di non aver redatto alcun referto medico falso ma solo di aver chiarito in una nota esplicativa il significato di due parametri cardiaci relativi alla 'curva di Strain' ricavabili da un ecocardiogramma cui il calciatore fu sottoposto nel luglio 2017. «La dottoressa - ha spiegato il suo avvocato Vincenzo De Franco - ha specificato di non aver mai visitato Davide Astori e di non aver mai fatto una valutazione della curva di 'Strain' ma di essersi limitata a leggere un valore, un parametro e a metterlo nero su bianco».
L'attività sarebbe stata svolta su una richiesta fatta all'interno del dipartimento di medicina sportiva la primavera scorsa.
Secondo il legale dell'indagata, «non c'è nessun falso», e «l'atto è successivo di circa due anni perché risale a quando le è stato chiesto di specificare e leggere un parametro che peraltro era già stato rilevato da altri medici: la data del 2017 è quella di refertazione dell'esame. Lei nel 2019 ha solo reso intelligibile, ora per allora, un dato già presente nelle carte e che peraltro dava un range di normalità», ma comunque «la valutazione di Strain è irrilevante ai fini dell'idoneità sportiva». Questa mattina è stata la volta del professor Giorgio Galanti. «Il mio assistito ha risposto alle domande e ha chiarito che non è stato redatto nessun falso», ha affermato il difensore di Galanti, l'avvocato Sigfrido Fenyes, spiegando poi che, rispondendo alle domande del pm, «ha ribadito la non alterazione degli esami eseguiti all'epoca sul calciatore Astori, che sono conservati integri a beneficio di tutti». Secondo Fenyes, «si tratta di distinguere tra quelle che sono valutazioni scientifiche e quelle che sono valutazioni legate alla certificazione di esiti di esami medici. In questo caso si verte nella prima categoria».
© RIPRODUZIONE RISERVATA