Un team tutto al femminile: in Supersport volano le “Pink Warrior” di Ana Carrasco

Un team tutto al femminile: in Supersport volano le “Pink Warrior” di Ana Carrasco
di Flavio Atzori
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Sabato 27 Marzo 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 11:12

Sulla carena e sul casco campeggia lo strillo “Ride like a Girl”. Una provocazione, ma nemmeno troppo. Perché lei, Ana Carrasco, la Pink Warrior, correndo come una ragazza, un titolo mondiale se lo è portato a casa due stagioni fa. Uno slogan che, fermandosi un secondo a riflettere liberandosi di arcaici stereotipi, riafferma una potenza, un coraggio, una forza d’animo che travalica la via della semplice prestanza fisica, ma che, tramite altre vie, definisce il talento nell’olimpo dei piloti. E non si assurge all’epica per mera enfasi accademica: Ana è una pilota che solo pochi mesi fa ha subito un gravissimo infortunio alle vertebre D4 e D6. L’operazione, la riabilitazione sempre con il sorriso, ed il ritorno in sella, con ancora più supporto femminile. Sì perché il team Provec, una squadra che negli ultimi anni ha letteralmente cannibalizzato il mondiale Superbike con Jonathan Rea nella classe regina, ma anche con la stessa Carrasco in Supersport 300, ha nel suo staff diverse rappresentanti del gentil sesso, a cominciare da Carla Grau Pi, nuova team manager della pilota spagnola. 

UN TEAM FEMMINILE 
Una promozione sul campo per questa ex campionessa spagnola di sci alpino, considerando come Carla stesse ricoprendo già il doppio ruolo di responsabile della comunicazione e assistente personale. Ad appena 22 anni èa la prima ragazza a ricoprire questo ruolo in Sbk. E se pensate, ancora, che si tratti di eccezione, sappiate che Carla e Ana lavorano al cospetto della coordinatrice del team Provec Kawasaki Superbike Silvia Sanchez, in compagnia della coordinatrice delle comunicazioni Eva Blanquez, ed alla tecnica degli pneumatici dello stesso Jonathan Rea Mara Soto.
Ecco, è in queste realtà conquistate al netto dei pregiudizi che, evidentemente, si racchiude il significato più profondo di “correre come una ragazza”. È il senso che si vuole offrire nel vivere senza stereotipi, pregiudizi, con coraggio e tenacia, e dunque ha tutto il senso del mondo nell’accostarlo non solamente alle pilotesse che, tra le due e le quattro ruote, sono riuscite a cogliere un posto al sole.

Dalle imprese di Lella Lombardi e Giovanna Amati nelle Formula, passando per Katja Ponsgen in 250cc negli anni Novanta. Oggi, insieme alla Carrasco, vien da ricordare anche Kiara Fontanesi.

LA GIUSTA OCCASIONE 
È un discorso oramai è sempre più aperto, ampio, legato a ruoli cardine di questo universo di competizioni. Un percorso figlio di un grido, di rivalsa che la storia ha reso necessario per un suo processo evolutivo. Non solo chi si trova sotto la luce dei riflettori dunque, come la stessa Carrasco, ma anche tutte le ragazze del team Provec. E se pensate che in MotoGp non vi siano ruoli di comando, guardate alla nostra italianissima MV Agusta in Moto2, con il team Forward. Lei si chiama Milena Koerner, è tedesca, ha due lauree, parla cinque lingue ed ha iniziato il suo cursus honorum nel motomondiale come ragazza immagine, poi camereriera di una hospitality, per poi riuscire a diventare responsabile della logistica e addetto stampa. Oggi è lei a capo delle operazioni della squadra ufficiale di Schiranna. 

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