Segna più di Sivori e ha la media di van Basten, Immobile è tra i bomber di tutti i tempi

Foto Rosi
di Alberto Abbate
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Martedì 26 Gennaio 2021, 07:35

 A Ciro sicuro. Poco importa che lotti ancora con un dolore al tallone senza respiro. Decide sempre lui con l’ottavo gol biancoceleste al Sassuolo. Al secondo tentativo (dopo uno sporco al volo), anticipa il mastino Marlon e fa centro. Il bis viene murato, prossimo appuntamento a Bergamo. Magari non domani nei quarti di Coppa Italia, senz’altro domenica in campionato. E’ ancora acciaccato, dev’essere centellinato. Lui che moltiplica le reti (148), dev’essere diviso. Superato anche Omar Sivori in Serie A, Immobile è a -1 da Bassetto e potrebbero bastare pochi giorni per l’ennesimo sorpasso. Una formalità per il 28esimo bomber (31esimo considerando anche i campionati di guerra e a girone unico) di ogni tempo, con una media (0,61 gol a incontro) da quarto e da triplice pallone d’oro: addirittura van Basten aveva il suo stesso ruolino. Magari non verrà mai premiato da France Football, ma Immobile può sfoggiare il suo ultimo lustro. E chissà che non possa addirittura bissarlo: la scorsa stagione vinse la scarpa d’oro con 36 timbri in campionato. E’ a 13 adesso, nonostante il Covid e un rosso. In vetta c’è Robert Lewandowski , medaglia d’argento dello scorso agosto, approdato già a quota 46 punti con 23 gol. Il polacco precede Junker (27 centri), Pellegrino (25) e Cristiano Ronaldo (15). 

Luis Alberto torna in campo, il recupero si avvicina


ALI DELL’ENTUSIASMO
Al momento la classifica è ancora condizionata dai campionati nordici che sono alle battute finali o si sono già conclusi, l’attaccante laziale è pronto a risalire ancora dall’undicesimo gradino. Vola Ciro, sulle ali dell’entusiasmo. Perché sono gli esterni ora ad esaltarlo in assenza del mago Luis Alberto, tornato ieri ad allenarsi a Formello. Da Lazzari nel derby a Marusic contro il Sassuolo. A sinistra o a destra, il risultato è identico. E anche il numero degli assist di ciascun esterno. Adam va sul fondo e sforna il passaggio decisivo, raggiunge a quota 4 il terzino italiano. Entrambi adesso sono a -1 da Milinkovic, volato domenica addirittura in cielo. Qualità e fisico saranno fondamentali anche contro l’Atalanta vincente col Milan a San Siro. Ora è tutto possibile con questa ritrovata Lazio
RINNOVI 
Al giro di boa 34 punti alla pari con il Napoli, riacciuffato al sesto posto.

Trentadue reti segnate e 26 subite con un trend invertito in difesa nell’ultimo periodo. I biancocelesti avevano 9 lunghezze in più (41 gol fatti e 17 incassati) nell’ultimo campionato a questo punto, ma non si può non calcolare lo scotto del Covid e della Champions. Inzaghi non fa altro che rimarcarlo, ma adesso i suoi cambi cominciano ad avere un senso: Escalante in crescendo, Muriqi finalmente sbloccato, Akpa motorino decisivo col Sassuolo. Fra i nuovi acquisti mancano Fares (nuovo problema al polso) e Pereira (bocciato come mezzala) all’appello. Dalla vecchia guardia ci si aspetta invece di più da Correa al rientro. Forse miglior stagione invece in carriera per Caicedo, in teoria sul mercato se non fosse per questo enigmatico cinguettio: «Sto aspettando il rinnovo...». Forse un ulteriore regalo di Lotito (oltre i 3 milioni, bonus compresi) per il contemporaneo prolungamento d’Inzaghi sino al 2024. 

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