MILAN
Sei reti nelle ultime otto partite, appena tre vittorie fra campionato e Coppe. Zero contro il Siviglia, Immobile mancava all’andata. Ieri però ha fatto un tiro e s’è divorato un pallonetto sotto porta: «Non siamo riusciti a fare gol e questa cosa la paghi in sfide europee come questa. Un gol a livello mentale avrebbe potuto riaprire la partita, visto che erano anche rimasti in dieci». Immobile però non fa drammi: «Se avessimo segnato oppure ottenuto un rigore, la sfida sarebbe cambiata a livello mentale. In un ambiente così caldo, gli episodi contro e a favore condizionano tutto. Questa partita è andata così, ma ci rialzeremo». Ciro, rialzati tu e segna: «Spero di stare sempre meglio, dopo l’infortunio hai sempre un po’ di paura quando rientri. Devo scacciare questi timori per dare il massimo contro il Milan perché servirà qualcosa di più». Serviranno i gol e in sei giorni dovrà essere fatta una corsa contro il tempo per rimettere Ciro nella migliore condizione. Come l’anno scorso, oltre Immobile non c’è altra soluzione. C’è la Coppa Italia e poi il derby affinché i tifosi possano tornare a urlare il suo nome. Immobile, mai di fatto quando il gol è a un passo.
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