Addio a Zamparini: da Dybala a Pastore ecco tutti i giocatori che ha lanciato

Addio a Zamparini: da Dybala a Pastore ecco tutti i giocatori che ha lanciato
di Alberto Abbate
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Martedì 1 Febbraio 2022, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 01:57

Maurizio Zamparini è morto nella notte all'Ospedale Cotignola di Ravenna per le complicazioni legate a un problema al colon che, nei giorni scorsi, ne aveva già determinato il ricovero. L'imprenditore friulano aveva compiuto 80 anni a giugno. Ormai aveva abbandonato il calcio, ma nessuno lo ha mai dimenticato. Ha spesso generato malanimo, ma sono indubbi i successi (sei qualificazioni europee) conquistati soprattutto a Palermo. Senza parlare poi dei talenti scoperti e sfoggiati al grande pubblico: Toni, Cavani, Pastore, Vasquez, Ilicic, Amauri e Dybala per ultimo. Ma anche Sirigu, Zaccardo, Barzagli, Grosso, Balzaretti, Corini e Belotti, giusto per ricordare il suo contributo “italiano”.

Maurizio Zamparini, morto l'ex presidente che ha fatto grande il Palermo: aveva 80 anni

Eppure in Sicilia tre anni fa avevano vissuto l'addio come una “liberazione” dal signore-padrone venuto dal Friuli a colonizzare la capitale rosanero. Zamparini se n'è sempre infischiato del dissenso e del consenso, non è mai stato nemmeno diplomatico. Basti pensare al giorno della conferenza stampa congiunta, tenuta assieme al pre-presidente Paul Baccaglini. Allorché un giornalista chiese a Baccaglini quale fosse la cifra di compravendita della società rosanero, e lì Zamparini intervenne di gran fretta per dire che quelle informazioni erano «cazzi miei», e che se gli fosse girato avrebbe dato via il Palermo «pure gratis». Era chiamato il «mangiallenatori»: ne ha cambiati e ripresi oltre cinquanta negli anni. 

La tragedia

Così si era comportato anche nella prima esperienza alla presidenza del Venezia. Come fosse Mazzarò, il personaggio della novella di Giovanni Verga che trovava inconcepibile la separazione fra sé e gli oggetti accumulati nel corso di una vita. Perché quegli oggetti erano diventati la vita medesima e poteva pure prenderli a bastonate prima che fosse egli stesso a lasciare questa terra. Chi gli stava vicino però parla di un cambiamento radicale dopo l'ultima tragedia. A ottobre aveva subito il duro colpo legato al figlio più piccolo, il 23enne Armando, scomparso a Londra a 23 anni per un'ischemia.

Lo avuto dalla seconda moglie Laura. Dalla prima aveva avuto Diego, Silvana, Greta e Andrea.

Zamparini morto, a dicembre il ricovero d'urgenza per peritonite. Pochi mesi fa la tragedia del figlio Armando

L'imprenditore

Nato il 9 giugno del 1941 a Bagnaria Arsa, ha segnato diverse pagine indelebili anche nel commercio. In particolare, nella Bassa friulana, dove aveva dato vita al quartier generale dei suoi 'EmmeZeta' (o Mz o Mercatonezeta), nome tratto dalle sue iniziali. La sua fortuna imprenditoriale nasce, però, in Lombardia, quando a 21 anni si spostò dal Friuli per iniziare una attività che lo portò al successo. Nel 1962, in provincia di Varese, aprì un' azienda artigianale per la produzione di marmitte per auto e caloriferi. Da questo business trovò poi il coraggio e le basi per fondare nel 1972 il primo 'Mercatone Emmezata'. Fu un successo tale che il marchio si allargò negli anni lungo la penisola, con una catena che contava all'apice del successo ben 18 negozi, poi ceduti nei primi anni nel 2002 al marchio francese 'Conforama'. Memorabili, nella Bassa friulana, gli arrivi dei clienti da oltre confine. Ogni giorno, erano centinaia i clienti stranieri che l'Emmezeta di Sevegliano riusciva ad attirare da Slovenia e Croazia.

 

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