Il Var è inflessibile sul gioco duro a corrente alternata

Il Var è inflessibile sul gioco duro a corrente alternata
di Roberto Avantaggiato
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 07:30

Non brilla Di Bello, al quale Nicola Rizzoli aveva assegnato Roma-Inter, il big-match di giornata. L’arbitro brindisino non ha dato l’idea di avere sotto pieno controllo la gestione dei falli. Le proteste sono iniziate subito, in occasione del primo gol della Roma per un presunto fallo su Barella. Proteste ingiustificate, così come ingiustificata è stata la richiesta di concessione di un calcio di rigore per un fallo di mano di Smalling. Anche qui, in realtà non c’è nessun contatto tra la palla e il braccio del difensore romanista. Pericoloso il fallo commesso da Lukaku a centrocampo su Smalling. E’ vero che l’attaccante prende prima la palla, ma il suo intervento è imprudente e pericoloso: giusta l’ammonizione. Molti dubbi, ad inizio secondo tempo, sul calcio d’angolo che poi genera il pareggio dell’Inter. Nel contrasto tra Spinazzola e Hakimi la spalla schizza sul fondo, ma le immagini non chiariscono di chi sia stato l’ultimo contatto. In queste situazioni, la consuetudine favorisce il difensore.

Le proteste si susseguono anche per un contatto in area nerazzurra tra Mkhitaryan e Hakimi, che lo scoordina il giallorosso al momento di calciare.

Di Bello sorvola, lasciando più di qualche dubbio. Contestato dagli interisti anche il secondo gol della Roma, per un presunto braccio alto di Mancini su Skriniar. A Udine, Pasqua necessità del supporto del Var per fischiare il rigore per l’atterramento di Lozano da parte di Bonifazi. Due rigori in pochi minuti (di cui uno revocato) per Giacomelli nella delicata sfida tra Fiorentina e Cagliari. Il triestino prende un abbaglio sul contatto su Vlahovic, che la on field reviez evidenzia essere, in realtà, un calcione che l’attaccante viola rifila all’avversario. E’ netto, invece, il calcio che Igor rifila in area a Joao Pedro, ma che il giocatore del Cagliari si fa parare dal portiere della Fiorentina. Il Var spinge Massa a mostrare il rosso diretto a Obiang del Sassuolo (non nuovo a interventi pericolosissimi...) per un’entrata sul piede di Chiesa. Per un fallo analogo in Roma–Sassuolo Chiffi non prese lo stesso provvedimento e il Var colpevolmente non intervenne. I problemi di credibilità stanno proprio in queste situazioni, “mascherate” dietro un protocollo che si ha l’impressione venga usato solo come giustificazione per gli errori dei varisti.

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