Mourinho sotto la Sud. Ma non per festeggiare le sue mille panchine. C'è, invece, il primato della Roma, a punteggio pieno (tre vittorie) con il Milan e il Napoli, da condividere con i suoi giocatori e i suoi tifosi. Il gol di El Shaarawy arriva ad inzio recupero. Bellissimo. E fortissimo è il boato dell'Olimpico. Il Sassuolo è ko, il primo in questo torneo. Ma è stato avversario rognoso. Anzi, qualcosa di più. Ha giocato alla pari, è stato percioloso almento quanto i giallorossi. Che, con il coraggio del loro allenatore, sono riusciti a centrare il quinto successo stagionale. Non è mai successo al portoghese di vincere le prime cinque gare con una nuova squadra. C'è riuscito osando dopo il pari di Djuiricic che, nella ripresa, ha risposto a Cristante, capace di sbloccare il risultato a fine primo tempo su tocco magistrale da punizione di Pellegrini: ha chiuso la partita con quattro attaccanti più Pellegrini.
NUOVO SPIRITO
La Roma di Mourinho è infinita. Sa soffrire e combattere. Ha rischiato già prima della rete di Cristante. Dionisi, con il 4-2-3-1, Dionisi ha creato occasioni in entrambi i tempi.
COINVOLGIMENTO TOTALE
Mourinho ha schierato la sua Roma ideale. Quella che al momento ritiene la migliore. Dentro anche Viña, tornato solo sabato nella Capitale, a meno di 36 ore dal fischio di inizio. Ma non per questo non usa la panchina. Ha menno in campo per primo proprio El Shaarawy, poi Perez e Shomurodov e alla fine Reynolds. Fuori chi è stanco per prendersi, con le riserve, il terzo successo di fila in campionato.