Il Palermo perde anche a Cremona, tris di Perugia e Cittadella

Il Palermo perde anche a Cremona, tris di Perugia e Cittadella
di Vanni Zagnoli
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Sabato 26 Gennaio 2019, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 20:42
Il Palermo cade ancora e, come la scorsa stagione, rischia di perdere la promozione diretta. Perde a Cremona, dopo il rovescio casalingo con la Salernitana, mentre il Perugia stupisce passando ad Ascoli per 3-0 e il Cittadella rischia di far ripiombare il Carpi in zona retrocessione.

Cremonese-Palermo 2-0. La squadra di Stellone parte benino, senza peraltro abbattere la difesa grigiorossa. Gli uomini di Rastelli prendono metri, al 40’ Piccolo avvicina il vantaggio con una splendida giocata che impegna Brignoli. Prima dell’intervallo, angolo tagliato sempre da Piccolo, Clayton prolunga la traiettoria, Arini di testa insacca a porta vuota. Il Palermo attacca nella ripresa, subisce però il raddoppio al 24’, Migliore stoppa di petto e calcia al volo all’incrocio. I siciliani sono svagati, poco incisivi, magari distratti dagli arresti domiciliari all’ex presidente Zamparini. Il resto è controllo della squadra del Torrazzo, che punta ai playoff, grazie ai rinforzi.

Ascoli-Perugia 0-3. Nesta sorprende, tris dopo il terno di sconfitte in sequenza. Nel secondo tempo, al 5’ Laverone atterra Dragomir: in fase offensiva è da serie A, da anni, come contenimento è vulnerabile, e Verre non sbaglia il rigore. Han insegue i livelli dell’inizio della scorsa stagione, subentra e sigla il suo primo gol in campionato, su palla vagante supera Bacci di prima intenzione. Il tris è allo scadere, di Falzerano, strappato al Venezia, è uomo da serie A. La formazione di Vivarini è stata raramente pericolosa.

Cittadella-Carpi 3-1. Con Venturato, i granata sono squadra da trasferta, adesso ritrovano normalità, vincendo al Tombolato, in una gara a senso unico. Colombi è impegnato da Finotto, servito da Branca, dal sinistro dalla distanza di Simone Pasa, che sembra papà Daniele, ex Udinese. Benedetti aziona Moncini, il colpo di testa è alto di poco. Alla ripresa il vantaggio patavino, Settembrini in acrobazia manda la palla sulla traversa e poi sui piedi di Moncini che ribadisce in rete, è appena arrivato dalla Spal, dopo le buone cose di Prato. All’8’ raddoppia Schenetti, riceve da Pasa e trova l’incrocio. Ancora Schenetti, destro potente di Finotto e palla sulla traversa. Al 32' Cancellotti atterra l’ex Arrighini, che trasforma il rigore e riapre la partita. Castori è un maestro di queste situazioni, di rimonte dal nulla, di risultati sgraffignati con maestria, stavolta però subisce anche il terzo, di Panico, servito da Settembrini. Il Cittadella fa ancora un pensiero al secondo posto, come gioco raramente tradisce, il Carpi si era illuso di potersi salvare in anticipo, comunque paga l’avvio negativo con il debuttante Chezzi.

Salernitana-Lecce 1-2. I granata passano dal successo a Palermo ai fischi, nonostante a metà ripresa avessero riaperto il match. La squadra di Liverani avanza al 4’ con una conclusione dai 20 metri di Mancosu, Micai è imperfetto.
Il raddoppio è propiziato da Tachtsidis, che Zeman preferiva a De Rossi. Al 20’ il greco libera Palombi, bravo ad anticipare di punta Micai e a raddoppiare. Lamin Jallow non trova la porta in due occasioni, per la squadra di Gregucci. Nella ripresa il Lecce crea tre palle gol, subisce peraltro la rete del brasiliano André Anderson al 25’, poi non rischia più. E’ a tre punti dal primato.
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