Roma, il mistero Smalling: Fonseca lo aspetta da un mese

Smalling
di Stefano Carina
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Sabato 5 Dicembre 2020, 07:30

 «Smalling? Sono pessimista». Fonseca aveva alzato bandiera bianca già giovedì notte. La conferma è arrivata ieri: Chris ha svolto ancora una volta lavoro individuale per un’infiammazione al ginocchio che non gli sta dando tregua. La sua assenza con il Sassuolo vien da sé. Sono ormai diventati 27 i giorni che non si allena i compagni: un incubo. Iniziato dal suo addio in estate, alla vigilia del match con il Siviglia. L’inglese, infatti, ha dovuto attendere sino all’ultimo giorno mercato con tanto di brivido e giallo nel tesseramento, per veder esaudita la volontà di tornare nella Capitale. Da quel momento in poi è iniziato un calvario non preventivato.

VIA CRUCIS 
A causa di una distorsione al ginocchio, è costretto a rimandare il debutto. Salta gli impegni con Benevento, Young Boys e Milan per poi tornare a disposizione contro il Cska Sofia. Il periodo nero sembra finalmente alle spalle: gioca di fila contro Fiorentina, Cluj e Genoa arrivando alla sosta per gli impegni con le nazionali senza avvertire particolari problematiche. In quelle due settimane svolge del lavoro personalizzato proprio per prevenire ulteriori noie. A tre giorni dalla gara con il Parma, Smalling si ferma di nuovo. Stavolta è una forte intossicazione alimentare, legata ad un pasto a base di funghi, la causa dell’ennesimo forfait. Superato a fatica anche questo inconveniente, lunedì 23 novembre il calciatore si allena a parte senza problemi. Il giorno seguente, dopo pochi minuti, avverte una nuova fitta all’arto e decide di fermarsi. A Trigoria si affrettano a definire lo stop precauzionale. Si tratta invece di una ricaduta. Il resto è storia recente. Chris salta anche le gare con Cluj, Napoli e Young Boys, prenotando il forfait anche per il match di domani. Calendario alla mano, Fonseca lo ha avuto a disposizione per appena 275 minuti: 180 in campionato (Fiorentina e Genoa) e 85 in Europa League (56 Cska Sofia e 29 con il Cluj). Gare dove la Roma non ha subito rete.

Non un caso. Contro il Sassuolo quella dell’inglese non sarà l’unica defezione. Out Mancini, in bilico Veretout che ieri si è allenato a parte. Fonseca giovedì ha confidato di volerlo recuperare. Si tratterebbe tuttavia di un azzardo, sulla falsa riga di quanto accaduto con l’ex Atalanta a Napoli. Dopo gli esami svolti nel post-Parma, da Trigoria era stato assicurato come il difensore non avesse riportato lesioni all’adduttore. Tesi smentita in un secondo momento dal tecnico: «Gianluca aveva già una piccola lesione prima del match del San Paolo, mi sono preso il rischio di farlo giocare e per fortuna non è peggiorato». In realtà sì, visto che dopo lo Young Boys, salterà il Sassuolo ed è in dubbio anche per la trasferta di Bologna. La situazione di Veretout è simile. In questo caso si tratta di uno stiramento al flessore. Oggi farà un test

INTESA PER CALAFIORI
Formazione: rebus in difesa. Kumbulla con gli svizzeri non ha giocato nemmeno un minuto, confermando il ritardo di condizione. Possibile che Paulo ripresenti il trio Ibanez-Cristante-Jesus con Fazio prima alternativa. Chi tornerà a sedersi in panchina, pronto a subentrare è invece Calafiori. Il 18enne si gode il momento, aspettando la fumata bianca sul rinnovo (sino al 2024). L’intesa sul contratto è stata trovata (700mila euro più bonus), si discute ancora della commissione richiesta da Raiola (1,2 milioni).

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