SENZA ESCLUSIONE DI COLPI
Il finale è deprecabile: un tutti contro tutti dopo l’ennesima entrata killer di Paredes che ha scatenato una vera e propria baraonda. Brisard ha messo mano ai cartellini, ma è stato troppo tardi. Perché già dai primi minuti si è capito che aria tirava. Con i calciatori del Psg che hanno preso di mira Payet colpevole, nel corso della settimana, di aver preso in giro la truppa parigina dopo la sconfitta all’esordio sul campo del Lens. Già al 10’ il faccia a faccia con Neymar è stato l’antipasto di quello che sarebbe successo. Una vera e propria caccia all’uomo, tanto che alla fine Villas-Boas, per evitare guai peggiori, ha tolto dal campo il suo numero 10. Che però ha comunque lasciato il segno, confezionando l’assist per il gol vittoria. Poi ci ha pensato Mandanda a blindare la porta, superandosi su Di Maria, Neymar e Sarabia. Il portiere del Marsiglia ha chiuso a doppia mandata. Decisivo, anche lui, in questa vittoria storica.
BENE FLORENZI
Si è calato benissimo nella nuova realtà Alessandro Florenzi. E, anche al clima partita. Perché al primo intervento l’ex Roma è finito sul taccuino del direttore di gara. Ma poi è stato un martello sulla corsia di destra, macinata in lungo e in largo fin quando, esausto, non ha chiesto il cambio a Tuchel. Sicuri che a Fonseca non servisse questo giocatore?
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