Il Genk è un Fiandre troppo duro, il Sassuolo perde 2-0. Festa fiamminga al Mapei

Il Genk è un Fiandre troppo duro, il Sassuolo perde 2-0. Festa fiamminga al Mapei
di Vanni Zagnoli
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 15:28
Reggio Emilia
“Finiamo in gloria, amore mio, che dopo a giorno fatto dormo anch’io…”.
Viene in mente Francesco Guccini a vedere il Sassuolo perdere 2-0 al Mapei con il Genk. Eusebio Di Francesco voleva finire in gloria, invece perde come in Belgio e in Spagna: ha battuto solo i baschi, quel 3-0 illudeva, mentre la qualificazione è stata persa nel doppio pari con il Rapid. Ieri sera c’era la nebbia, oggi in Emilia c’è il sole e la giornata è gradevole, ma i fiamminghi risultano ancora letali. E’ la partita che fa dormire, soprattutto nel primo tempo e allora il pensiero scivola via, ad altro.
La prima Europa neroverde non finisce in gloria, ma amore c’è stato, in realtà solo quella sera con i baschi, triturati per 3-0. I belgi rappresentano una bella scuola, un paese zeppo di talenti alla ricerca del primo successo con la nazionale, dopo l’argento europeo dell’80 e il quarto posto al mondiale dell’86. Nelle coppe vantano una finale di coppa dei Campioni persa dal Bruges e tre coppe delle Coppe, due dell’Anderlecht e una del Malines (Mechelen nell’altra lingua) e questo Genk punta ai quarti. Non va confuso con il Gent. 
I tifosi sono pochi, siamo andati a trovarli in albergo, condiviso con gli esponenti dell’Uefa, che chiedono di non essere ripresi. Raccontano il bello delle Fiandre, il paese diviso tra francesi e valloni. “Gli uni lavorano, gli altri dormono…”. Bevono birra, anche anzianotti.
Sul campo, i biancazzurri passano per primi, il Sassuolo è ultimo e il patron Squinzi certamente non è felice, perchè con la Mapei nel ciclismo dominava le classiche del Nord, compreso proprio il giro delle Fiandre.
Il gioco è orizzontale, placido come un torrente emiliano di questi tempi asciutti. Gli emiliani pensano a lunedì, a Firenze, concedono conclusioni (imprecise) a Samatta e a Karelis. Anche la ripresa è nel segno di Samatta, l’ingresso di Ricci e Pellegrini non limita la sofferenza e al 13’ arriva il gol: cross basso di Samatta e il destro di Heynen anticipa Antei. Pegolo mostra di essere ancora un portiere, valeva la nazionale, prima di infortunarsi, nel Sassuolo debuttante in A, 4 stagioni fa, non è inferiore a Consigli e nega il raddoppio a Karelis. I modenesi avvicinano il pari solo Mazzitelli, unico figlio di giornalista ai massimi livelli del calcio italiano: traversa, rimbalzo sulla linea e palla di nuovo in campo. Lo 0-2 è di Trossard, al 34’, su incursione a destra del solito Karelis. Da quella parte Acerbi è adattato, non ha mai fatto l’esterno. Eusebio avrebbe preferito giocare ieri sera, davanti fa esordire dall’inizio Caputo. Il sesto posto in campionato è lontano 11 punti, quand’anche scendessero a 8 con la vittoria restituita per il 2-1 iniziale al Pescara, l’Europa è una chimera, la rosa è tormentata dagli infortuni e il miracolo è quasi irripetibile. La prima coppa del ds Guido Angelozzi e del dt Giovanni Rossi è da 6 meno meno.
Sassuolo-Genk 0-2
Sassuolo (4-3-3): Pegolo 6; Lirola 6, Antei 5,5, Cannavaro 6, Acerbi 5,5; Mazzitelli 6,5, Missiroli 5,5 (1' st Pellegrini 5,5), Adjapong 6; Caputo 5,5 (29' st Magnanelli sv), Matri 5, Ragusa 5,5 (1' st Ricci 5.5). A disp: 1 Pomini, 23 Gazzola, 13 Peluso, 33 Franchini) All. Di Francesco 5,5.
Genk (4-2-3-1): Jackers 6; Castagne 6, Dewaest 6,5, Brabec 6, Walsh 6; Ndidi 6,5, Heynen 6,5 (44' st Kumordzi sv); Bailey 6 (43' st Buffel sv), Samatta 6,5, Trossard 6,5; Karelis 6,5 (47’ st Sabak sv). A disp.: 1 Bizot, 4 Colley, 15 Wouters, 32 Janssens). All. Maes 6,5.
Arbitro: Grinfeld (Israele) 6,5.
GOL: st 13' Heynen, 35' Trossard.
Note: angoli 6-7. Recupero: pt 1’, st 4'. Ammonito: Mazzitelli per gioco scorretto. 1000 spettatori circa.
Rapid Vienna-Athletic Bilbao 1-1. Classifica: Genk 12, Bilbao 10; Rapid 6, Sassuolo 5. 



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