Tare, la società di scommesse e la malavita. Il viceministro: «Contro me e mio fratello accuse costruite a tavolino»

Tare, la società di scommesse e la malavita. Il viceministro: «Contro me e mio fratello accuse costruite a tavolino»
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Lunedì 14 Giugno 2021, 17:06

Società di scommesse, rapporti con la malavita locale, affari tutt'altro che limpidi. Sono queste le accuse ad Agron Tare, viceministro degli Affari Esteri dell'Albania e fratello del direttore sportivo della Lazio Igli, tirato in causa anche dalla trasmissione televisiva Report che ha dedicato un capitolo dell'ultima puntata alla vicenda. Ma è lo stesso politico albanese a replicare: «Tutto questo è falso: non ho mai avuto, in alcun modo, azioni in società di scommesse, né rapporti di alcun genere con personaggi legati ad ambienti malavitosi, né sono mai stato indagato dalla procura di Bari. Quanto affermato dai giornalisti - le sue parole all'Adnkronos - non solo é offensivo per la mia persona ma é anche al contempo talmente assurdo e grossolanamente falso che esclude la sussistenza di una qualsiasi buona fede», spiega nell'intervista.

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«Accuse costruite a tavolino contro me e mio fratello»

Secondo Tare, le accuse sono costruite a tavolino per colpire lui ma anche Igli, il fratello e dirigente della Lazio: «Bastava fare delle piccole verifiche, dettate in primis dal buon senso ancor prima che dalle regole del giornalismo. Se non ci sono state, vien da pensare che sia stato tutto artatamente costruito a tavolino. Quando non si vogliono approfondire le cose, solitamente avviene perché conviene a qualcuno», sottolinea. «Mio fratello Igli ricopre la posizione di direttore sportivo della Lazio ed è il movente di questa campagna diffamatoria. E chiaro che ci sono dei soggetti terzi che hanno tutto l'interesse a colpirlo. Forse mi sbaglio, ma come diceva un vostro grande saggio politico, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca».

Ora per il vice ministro Tare è tempo di agire. «Sono molto deluso e arrabbiato che una emittente pubblica possa infangare in diretta tv la vita delle persone, veicolando agli ascoltatori messaggi falsi e altamente infamanti. I vertici della Rai non si assumono alcuna responsabilità per le irresponsabilità dei propri giornalisti? Da oltre un anno e mezzo copro la funzione di vice ministro degli Affari Esteri della Repubblica d'Albania e tuttavia da Report vengo designato quale console in Turchia implicato in un affare di calciomercato del 2020. E un dato lampante e facile da verificare», dice Agron Tare pronto ad andare fino in fondo per tutelare la «mia dignità di uomo, di padre, di personaggio pubblico».

La notizia ha avuto risalto su giornali, tv e social anche in Albania. «Molte persone mi hanno chiesto come stavano le cose: colleghi che vociferavano dietro le spalle.

E anche a livello lavorativo - continua il viceministro - dover spiegare ai miei referenti governativi i termini della vicenda non rappresenta un fatto piacevole. Ho vissuto una forte sensazione di disagio e ho sofferto per questo. Tuttavia, il vero danno lo ha subito la mia famiglia. Vedere il dolore negli occhi dei miei genitori e di mia figlia minorenne e la più grande sofferenza. La dignità, dalle mie parti, non ha prezzo. E quando viene offesa gratuitamente in seguito a un ben ordito schema diffamatorio, il dolore e la rabbia sono molto forti».

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Il vice ministro ha dato mandato al suo legale, l'avvocato Ersi Bozheku di procedere penalmente (l'intenzione è quella di agire anche sul fronte civile) contro Report e giornali «che si sono subito precipitati a gettare fango su di me e mio fratello rendendosi complici di una vera e propria campagna mediatica di stampo diffamatorio. Soprattutto intendo agire contro i vertici Rai perché trovo inammissibile che si possa infangare tanto facilmente un esponente di governo di un altro Paese senza che vi sia il minimo controllo sull'operato dei propri dipendenti» conclude.

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