Un turno di squalifica per Ibrahimovic e Lukaku dopo il burrascoso litigio nel derby di martedì sera. È questo il responso del giudice sportivo, l’avvocato Alessandro Zampone, che si occupa delle sanzioni in Coppa Italia al posto di Gerardo Mastrandrea che segue il campionato. In sostanza, Zlatan è stato punito per doppia ammonizione «per comportamento non regolamentare in campo e per comportamento scorretto nei confronti di un avversario». Invece, Lukaku, che sul campo si era beccato il giallo per la sua reazione, si ferma perché era diffidato, così come Hakimi e Kessie (i due nerazzurri salteranno la semifinale di andata a San Siro contro la Juventus di martedì 2 febbraio). Tutto finito? Macché. Non ci sono riferimenti invece alle frasi ingiuriose. Significa che l’arbitro Valeri non ha sanzionato sul campo lo scambio di provocazioni e insulti, ma ha punito la condotta dei due attaccanti, culminata nel testa a testa tra i due giocatori. Ed è la conferma che il direttore di gara non ha valutato le frasi dispregiative di Ibrahimovic sui riti vodoo, seguiti da riferimenti alla madre di Lukaku, e la successiva reazione del belga che ha insultato lo svedese fino al rientro nel tunnel degli spogliatoi.
LA PROCURA
È scesa in campo la Procura Federale che ha chiesto il referto dell’arbitro per capire se Valeri abbia preso nota di quelle frasi impetuose («Non è stata una bella immagine e va messa in discussione», il commento del presidente della Figc, Gabriele Gravina). Se così non fosse, la Procura inizierebbe a indagare sulla base di quanto riportato dai media. Potrebbe chiedere il materiale audio e video, convocare entrambi i giocatori e i testimoni della vicenda (ispettori, arbitro e compagni di squadra). Insomma, un’indagine a 360° per accertare quanto davvero accaduto e indagare per «comportamento discriminatorio». «Bisogna mettere un punto, Ibra non è un razzista», le parole di Stefano Pioli alla vigilia della gara di Bologna (Calhanoglu è guarito dal coronavirus, ma non è stato convocato mentre ci sono Bennacer, Mandzukic e Tonali).
L’indagine arriverebbe davanti a un bivio.