C’è stato grande lavoro per i varisti nell’ultimo turno di serie A. Lavoro di cesello, con righe e righelli tirati a più non posso per valutare le psizioni di fuorigioco. Il Var ha cominciato a lavorare in Spezia-Parma di sabato pomeriggio (giusto annullare la rete di Maggiore) e non si è fermato fino a ieri sera, quando ha fatto gli straordinari in Roma-Milan, all’Olimpico, dove sono stati annullate tre reti e concesso un calcio di rigore. Nel mezzo, le reti annullate all’Atalanta (Mahel è in posizione corretta, ma Godens che effettua il cross no) e quella convalidata a Sanchez, che segna il 3-0 per l’Inter pochi secondi dopo essere entrato in campo. Il clou nel posticipo, affidato a Guida, arbitro mai convincente nelle sue prestazioni, pure se molto portato dal designatore. È il Var Irrati a chiamarlo all’on field review dopo che Guida aveva lasciato correre (e quindi giudicato) un pestone di Fazio a Tonali. Fallo che c’è, ma che Guida non ha valutato tale. Per questo l’intervento del Var è sembrato azzardato, con Guida che ha probabilmente “subito” l’influenza del collega più esperto, andando a rivedere la sua valutazione (che non può essere dunque considerata un chiaro errore...) per tornare sui suoi passi senza troppa convinzione, mostrando sul volto tutti i dubbi della decisione.
Brutto segnale di una personalità che continua a latitare nell’arbitro campano.