Calcio, Cts dà l'ok al protocollo ma resta la quarantena. E Gravina bacchetta i presidenti

Calcio, Cts dà l'ok al protocollo ma resta la quarantena. E Gravina bacchetta i presidenti
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Giovedì 28 Maggio 2020, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 19:28

«La nostra esigenza di ripartenza è consacrata all'interno del nostro dna: ci chiamiamo Federazione Italiana Giuoco Calcio. Per me è stata una parentesi di grande tristezza, e lo farò presente, constatare che nel mondo del calcio alcuni facciano di tutto per non giocare, convinti che così non pagherebbero alcune mensilità ai propri tesserati». Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a poche ore dall'incontro decisivo per il futuro della Serie A con il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, all'evento 'Lo sport oggi: dall'emergenza alla ripartenzà organizzato dall'Università di Bologna e dalla rivista Diritto dello Sport. «È un gioco perverso quello di una società che non vuole giocare per limitare i danni. Tutto questo mi ha convinto a portare avanti questa battaglia. So quanti italiani pensano che non si debba giocare: capisco che sarà triste vedere le partite a porte chiuse, ma se riparte l'economia del nostro Paese non può non ripartire una delle sue industrie più importanti», ha aggiunto Gravina.

Il comitato tecnico scientifico della Protezione civile ha dato parere positivo al protocollo gare della federcalcio per la ripartenza dopo l'emergenza coronavirus. Alla vigilia dell'incontro tra il ministro dello sport Spadafora e le componenti del calcio italiano. «Apprezzamento per la puntualità di dettaglio nell'analisi di molti aspetti» è stato espresso dal cts, che ha però ribadito come «le norme attualmente in vigore prevedano chiare disposizioni» a proposito «della quarantena di un soggetto positivo» e quella conseguentemente precauzionale di tutto il resto del gruppo-squadra

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