Violenza stadi, Giorgetti: «Sui cori razzisti valgano regole Fifa e Uefa. Modello inglese? Servono polizia e giudici inglesi»

Violenza stadi, Giorgetti: «Sui cori razzisti valgano regole Fifa e Uefa. Modello inglese? Servono polizia e giudici inglesi»
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Mercoledì 9 Gennaio 2019, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 15:30
«Per i cosiddetti ululati all'interno delle competizioni sportive è giusto che facciano il loro corso le regole sportive, la giustizia sportiva. Ci sono protocolli Uefa e Fifa su queste vicende e giustamente la Figc si impegna a tradurli». Così il sottosegretario Giancarlo Giorgetti sull'eventuale sospensione delle partite di calcio in caso di ululati razzisti, una posizione diversa rispetto al ministro Salvini che si era detto contrario allo stop delle gare.

«Il Napoli ha ribadito la volontà di fermarsi qualora si verificassero nuovi buu nei confronti dei suoi calciatori? L'ho detto, siamo nella dimensione sportiva e delle regole del mondo dello sport - ha ribadito Giorgetti a margine di un evento al Miur - Va fatta chiarezza e bisogna invece distinguere gli ululati all'interno delle competizioni sportive rispetto alla violenza fuori dagli stadi: in questo secondo caso, come ha detto Salvini, ci sarà tolleranza zero. Il nostro impegno è distinguere bene i tifosi dai delinquenti».

«Con Sport e Salute stiamo andando avanti. Lo statuto sarà approvato a brevissimo e partirà a breve anche la procedura per la nomina del consiglio di amministrazione». Lo ha detto il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, a margine di un evento al Miur. Parlando di sport, nel suo intervento Giorgetti ha anche ribadito come la situazione degli impianti e degli edifici scolastici sia «drammatica, stiamo lavorando».

Sulla candidatura olimpica di Milano e Cortina ai giochi olimpici del 2026 «la firma sull'impegno del governo ci sarà nel momento in cui le Regioni e le città candidate si assumeranno l'impegno formale di farsi carico dei costi». Così il sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti. Sui tempi della firma Giorgetti è stato chiaro: «In settimana».

 «Non si sta sottovalutando il fenomeno della violenza negli stadi: io ritengo che ciascuno ha una propria cultura sportiva e una propria cultura giuridica. Quindi, a chi mi propone il modello inglese, io dico che sono assolutamente d'accordo, però ci vuole anche la polizia inglese, ci vogliono i giudici inglesi». Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

«Sulle trasferte organizzate - ha aggiunto Giorgetti - in Olanda hanno fatto una cosa molto intelligente: chi vuole andare in trasferta ha un biglietto che non è il solito per le partite ma è integrato, partita più viaggio, in modo che la polizia possa sapere esattamente quali sono gli spostamenti e chi sono i tifosi che viaggiano.
Mi sembra questa una cosa molto intelligente, che a mio avviso si potrebbe tradurre nella normativa italiana. Le cose intelligenti che fanno altrove e che possono essere tradotte in Italia - ha concluso Giorgetti - saranno tradotte con estremo rigore. Però non basta fare una legge, bisogna anche applicarla».

 
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