Gigi Simoni, morto l'allenatore gentiluomo. Moratti: «Alla sua Inter impedirono di vincere lo scudetto»

Morto Gigi Simoni, allenatore gentiluomo. Moratti: «Alla sua Inter impedirono di vincere lo scudetto»
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Venerdì 22 Maggio 2020, 13:56 - Ultimo aggiornamento: 18:55

E' morto Gigi Simoni, ex tecnico di Inter, Napoli e Lazio. Aveva 81 anni, da tempo era in gravi condizioni. Gigi Simoni ha indossato la maglia del Torino come giocatore, poi anche del Brescia e Genoa, e poi come allentore ha guidato molte squadre italiane. Con l'Inter vinse la Coppa Uefa nel 1998.

Gigi Simoni, allenatore dell'Inter che nella stagione 1997/1998 conquistò la Coppa Uefa nella notte di Parigi, da tempo lottava con una terribile malattia. L'allenatore aveva accusato un malore il 22 giugno scorso. Simoni scompare proprio nel giorno del decennale della vittoria interista del Triplete, quel 22 maggio che aveva consacrato il suo operato con l'Inter un decennio prima.

Il ricordo di Ronaldo. «Gigi Simoni per me non è stato solo un allenatore. Se oggi penso a lui, penso a un uomo saggio e buono, che non ti ordinava di fare le cose, ma ti spiegava perché quelle cose erano importanti». È il ricordo del 'Fenomeno' Ronaldo di Gigi Simoni, l'ex tecnico dell'Inter scomparso oggi a 81 anni. «Penso a un maestro, come in quella foto che facemmo a Natale: lui direttore, noi l'orchestra -prosegue il fuoriclasse brasiliano su Instagram pubblicando l'immagine -. Lo ricordo così, con quel sorriso, la sua voce sempre calma, i suoi consigli preziosi. Potevamo e dovevamo vincere di più, ma abbiamo vinto insieme, la cosa che ci raccomandava sempre: grazie mister, mi hai insegnato più di quanto immagini».


 

 


Claudio Ferretti, morto il giornalista di 'Tutto il calcio minuto per minuto' e conduttore del Tg3

 

Moratti: «Gli impedirono di vincere lo scudetto». «È stato un grande protagonista della storia dell'Inter: ha vinto una coppa europea molto importante, gli è stato impedito di vincere un campionato che avrebbe assolutamente meritato». Massimo Moratti ricorda così la figura di Gigi Simoni «tecnico gentiluomo verso il quale - aggiunge l'ex presidente nerazzurro -, provavo grande stima e affetto.
La telefonata con la quale poco fa la moglie mi ha avvisato della morte mi ha provocato un dolore immenso
». 




 

 
 

Gigi Simoni, l'allenatore gentiluomo. Luigi Simoni, per amici e avversari semplicemente 'Gigi'. Il mondo del calcio dice addio al tecnico di Crevalcore uno degli allenatori più amati e rispettati in Italia per il suo stile misurato e mai sopra le righe che ha caratterizzato la sua lunga carriera, dalla sua prima esperienza in panchina al Genoa (1975 al 1978 dove tornerà i altre due occasioni) passando per Brescia, Pisa, Empoli, Cosenza, Carrarese, Cremonese, Napoli, Inter, Piacenza, Torino, Cska Sofia, Ancona, e nuovamente Napoli, Siena, Lucchese, Gubbio per finire con la Cremonese nella stagione 2013-2014.

Classe 1939, Simoni prima della panchina ha avuto una discreta carriera da calciatore: giovanili della Fiorentina e poi Mantova, Napoli, Torino, Juventus, Brescia e Genoa dove chiuse nel 1974. L'impatto da allenatore fu subito vincente. Arrivato alla guida del Genoa nell'estate del '75 l'anno dopo il suo primo incarico ottenne la promozione in Serie A. Passaggio di categoria che ripeterà altre volte portando agli onori della massima divisione squadre come il Pisa, il Brescia, la Cremonese (di cui fu artefice del periodo d'oro assieme al presidente Luzzara) e l'Ancona, oltre ad ottenere una promozione in C1 con la Carrarese.

Profondo conoscitore del mondo del calcio, Simoni oltre alle doti tattiche ha avuto tra le sue migliori qualità la capacità di parlare con i giocatori e motivarli. Il momento più alto della sua carriera probabilmente l'approdo all'Inter nella stagione 1997-98. I nerazzurri, spinti da Ronaldo contendono il titolo alla Juve perso tra le polemiche nello scontro diretto a Torino caratterizzato dall'oramai famoso contatto in area tra Iuliano e Ronaldo. I 'veleni' per il mancato scudetto trovano consolazione nella vittoria della Coppa Uefa a Parigi contro la Lazio.

L'anno seguente, coi nerazzurri rafforzati dall'arrivo di Baggio, non sarà fortunato per Simoni esonerato a novembre ma per sempre nei cuori dei tifosi.

Una carriera in panchina lunga quasi 40 anni per il tecnico emiliano che ha visto alti e bassi. Per lui oltre a promozioni, un successo europeo con l'Inter e il riconoscimento della 'Panchina d'oro' 1997-1998 anche qualche delusione, 3 retrocessioni (due col Genoa e una con la Cremonese) e 8 esoneri. Una lunga storia di sport che termina oggi, dopo una lunga lotta con una terribile malattia, nell'anniversario del decennale del Triplete interista.

 
 
 
 

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