Roma, giallo finale per il tesseramento di Smalling: documentazione presentata al fotofinish

Smalling (foto Gino Mancini)
di Stefano Carina
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Martedì 6 Ottobre 2020, 09:30
Una telenovela non è tale, senza il colpo di scena finale. E la Roma pare averci preso gusto. Perché per Smalling non bastava l’accordo al fotofinish con il Manchester United dopo un lungo tira e molla andato in scena per mesi e conclusosi ieri ad un’ora dalla dead-line del mercato. In seguito è iniziato il capitolo relativo al tesseramento che ha tenuto tutti (società, calciatore e tifosi) con il fiato sospeso. Alla fine il difensore inglese diventa a tutti gli effetti un calciatore della Roma (15 milioni in 4 anni e bonus da 5 milioni in caso di vittoria della Champions nei prossimi 3 anni: alle 16,40 sbarca a Ciampino). Un ritorno che fa sorridere soprattutto Fonseca che sabato si era espresso per l’ennesima volta in modo netto: «Sono fiducioso sul suo arrivo, non possiamo restare con tre centrali». Dai discorsi del portoghese erano esclusi Fazio e Jesus. Il brasiliano continuerà ad esserlo mentre l’argentino dovrebbe riciclarsi come quinto centrale in rosa. Arriva, non arriva. È fatta, non è fatta. C’è un aereo che lo aspetta, è tutto saltato. Il cabaret andato in scena sui social ha fatto da contorno ad una giornata difficile dove all’ora di pranzo i Friedkin non si muovevano dalla proposta di 15 milioni comprensiva dei bonus. Il meglio però doveva ancora arrivare con protagonisti, stavolta, i diretti interessati. Perché se qualcosa è cambiato nel pomeriggio con la Roma che - forte del pressing del calciatore in loco - ha avuto il via libera dello United a chiudere l’affare, da lì in poi è iniziata la corsa contro il tempo. Scaduta la dead-line delle ore 20, il contratto di Smalling ancora non compariva sul sito della Lega Calcio. Da Trigoria arrivavano segnali rassicuranti ma l’apprensione di minuto in minuto cresceva. Via via si materializza l’ufficialità dei contratti di Ounas, Letica, Deulofeu, Siligardi, Brkic, Makengo ma di Smalling nessuna traccia. La Roma ha continuato ad assicurare di aver caricato tutta la documentazione entro le 20 (per la precisione alle 19,53). La Lega tuttavia a lungo non ha confermato se il deposito fosse arrivato in tempo. Anzi, intorno alle 20,20 sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni che la documentazione inviata fosse incompleta e che le parti fossero al telefono per chiarire il disguido. Tra le carte sub-judice (inviate dopo il termine previsto) quelle relative all’indice di liquidità che va depositato insieme all’accordo tra i due club. Palla che è passata alla Figc che ha dunque iniziato a vagliare l’intera documentazione per poi dare - dopo l’ennesimo consulto con la Lega - l’ok definitivo poco prima delle ore 22. Felice il giocatore: «Nella vita le cose che contano non arrivano mai in maniera facile. La mia testa e il mio cuore sono sempre rimasti a Roma. Sono molto felice di essere uno di voi. Daje Roma».

ADDII E ARRIVEDERCI 
Inevitabilmente passano in secondo piano le uscite: Kluivert si trasferisce al Lipsia con la formula del prestito; Perotti invece saluta dopo 4 anni (138 presenze e 31 gol) Trigoria e accetta la corte del Fenerbahce. La Roma inizialmente per il cartellino non riceverà nulla ma potrà usufruire di alcuni bonus legati alle prestazioni del calciatore. Pau Lopez invece rimane: all’Everton va Olsen. Saluta anche Antonucci che si accasa in prestito alla Salernitana. Intanto ieri si è operato al naso Pellegrini. L’intervento di pulizia dei turbinati (che non gli permetteva di respirare bene) è stato svolto con successo a Villa Stuart. Un’operazione di routine, che tuttavia è stata resa necessaria dopo la frattura al setto nasale rimediata dopo uno scontro con Milenkovic lo scorso luglio. Giovedì il centrocampista dovrebbe raggiungere la Nazionale di Mancini. 
 
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